IBM e l’Istituto di Bioingegneria e Nanotecnologia di Singapore hanno disegnato un nuovo tipo di polimero in grado di individuare e distruggere batteri resistenti agli antibiotici e di impedirne l’evoluzione.
La caratteristica più interessante di questa nanostruttura è quella di essere biodegradabile e di non accumularsi nei tessuti: può essere eliminata facilmente dal corpo, a differenza delle precedenti soluzioni basate sui polimeri.
Il materiale, adoperato come un vero e proprio ‘missile invisibile’, distrugge le membrane cellulari dei batteri: ha una spiccata attitudine ad aggredire quelli Gram-Positivi, come lo Staphylococcus aureus, resistente alla meticillina. Un’altra caratteristica da non trascurare: le nanostrutture così ottenute sono molto semplici da produrre, e a costi ridotti, e rappresentano una importante opportunità per lo sviluppo di farmaci totalmente nuovi.
Se verranno realizzati su scala industriale ci ritroveremo tra qualche anno a iniettarci soluzioni ‘intelligenti’ o ad adoperare deodoranti in grado di distruggere ogni possibilità di contagio.
Fonte: Nature – Biodegradable nanostructures with selective lysis of microbial membranes