Il Berkeley Earth Surface Temperature study ha appena diffuso un rapporto completo sull’analisi del riscaldamento globale, che mostra “notevoli prove di un aumento significativo, oltre un grado dagli anni 50”. Si tratta dei primi risultati che mostrano con evidenza prove che anche gli scettici saranno costretti ad accettare.
Perchè il Berkeley Earth Project è diverso dai precedenti studi sul riscaldamento globale?
Primo: è indipendente. Nessuna sponsorizzazione di Stato, nessun pilotaggio occulto, nessuna pressione politica.
Secondo: è non-profit, si regge solo sulle donazioni: la più elevata (100.000€) viene da una fondazione privata, la Charles G. Koch Charitable Foundation, che da sempre ha supportato le tesi ‘scettiche’ sull’argomento.
Terzo: è open source. I risultati sono sempre a disposizione di tutti, l’intero set di dati è fornito al pubblico con il software utilizzato per l’analisi: tutto online, esplorabile, consultabile (ed eventualmente confutabile) da tutti.
Quarto: considera molti più parametri di qualsiasi studio precedente. Raccoglie le registrazioni di ben 39.000 stazioni meteorologiche in tutto il mondo, con un database di 1.6 miliardi di misurazioni. 5 volte più attendibile degli altri, in altre parole.
Cosa indicano i risultati di questo studio?
In parole povere, il riscaldamento globale è una realtà definitiva e accertata. Dalla metà degli anni ’50, la temperatura media del nostro pianeta è aumentata di oltre un grado, con evidenze impossibili da confutare per tutte le lobbies interessate a dire il contrario: ci si aspetta, a questo punto, una presa di coscienza da parte di tutti. Ci sarà sul serio?
Beh, probabilmente no. Può darsi che i ‘negazionisti’ ad oltranza continueranno a sostenere tesi a questo punto inutili e controproducenti, magari cambiando argomento e concentrandosi sulla questione se il riscaldamento globale sia un fenomeno indipendente dagli esseri umani oppure no. Quale che sia l’approccio, un dato è certo: il clima sulla Terra sta cambiando drasticamente, e questo cambiamento sta iniziando ad avere un impatto diretto e tangibile sulle nostre vite, destinato ad aumentare se non faremo del nostro meglio per evitarlo.
Ecco il grafico di sintesi dello studio, che non ha bisogno di altri commenti (in nero i dati del Berkeley, con gli altri colori i risultati di precedenti studi):