Il sangue artificiale potrebbe presto diventare realtà grazie alla prima trasfusione umana riuscita. Il Dr. Luc Douay dell’Università Parigina ‘Pierre et Marie Curie’ ha estratto cellule staminali da midollo osseo e le ha ‘incoraggiate’ a crescere e trasformarsi in cellule del sangue con la somministrazione di un cocktail di fattori di crescita: infine ha iniettato 10 miliardi di queste cellule (l’equivalente di 2 millilitri) nel midollo spinale del donatore.
Dopo 5 giorni il 94% delle cellule era ancora vivo e circolante nel corpo: dopo un mese la percentuale è pasata al 63, un tasso normale per tutte le cellule sanguigne. Il comportamento del sangue in provetta è stato esattamente uguale a quello del sangue tradizionale: le cellule hanno traportato ossigeno in tutto il corpo.
L’ italiana Anna Rita Migliaccio, Professore di Ematologia e Oncologia presso il Centro Medico Mount Sinai a New York, conferma la bontà delle ricerche: potrebbero portare ad un mondo che può permettersi di fare totalmente a meno dei donatori di sangue, un mondo con illimitate disponibilità di questo prezioso liquido, magari (come sperano di realizzare le ricerche di un altro team, quello diretto dal Dr.Chris Cooper dell’Università di Essex in Inghilterra) un ‘sangue’ più comodo da trasportare perchè non richiede refrigerazione.
Quanto manca alla produzione su larga scala
Per una singola trasfusione di questo sangue occorrerebbe un numero di cellule 200 volte superiore a quello adoperato nella ricerca: per ottenerlo, suggerisce la Scienza, bisognerebbe poter usare le cellule staminali embrionali, 10 volte più efficaci.