Non tutte le previsioni e i vaticinii sono a lungo termine: dopotutto, devo pur dare a qualcuno la possibilità di confutare quello che dico.
Se il tema è ‘IT’, poi, sarà ancora più facile smentirmi data l’estrema ‘elasticità’ di certe situazioni. Eppure alcune tendenze a mio avviso sono tracciate, e ho piacere a sistemarle qui a ‘futura prossima memoria’. Ecco 3 trends informatica per l’anno in arrivo:
1. Il Cloud sarà il nuovo hardware. – Tutti i grandi cambiamenti industriali sono stati guidati da nuove piattaforme, dall’avvento della macchina da scrivere a quello dei PC, dall’avvento del client-server ad Internet. Oggi l’intera infrastruttura può essere ‘virtualizzata’ e controllata centralmente attraverso un software web oriented. Ogni sorta di sistema sarà incluso nella nuvola. E per gli anni ancora successivi? Non so, preparatevi ad un Windows Cloud.
2. I dati aumenteranno a dismisura – L’analisi dei grandi dati promette tantissimo, e nel lungo termine abbraccerà ogni sorta di manifestazione della realtà, dai trasporti alla rete elettrica. Con l’avvento dell’Internet delle cose le basi dati saranno davvero enormi e richiederanno sempre più strumenti.
3. Il futuro è scritto in JavaScript. – L’esplosione di nuovi dispositivi mobili (contando quelli montati nelle nuove smartTV e finanche negli entertainment centers delle automobili) ci restituisce una enorme varietà di hardware. Difficile mantenere il ritmo di un’app diversa da sviluppare per ciascuna piattaforma, e se la necessità sarà quella di mantenere un codice omogeneo, ci sarà da far girare l’app in un browser: in altre parole, dovrà essere un’app in JavasScript/HTML5.
Lo so, si tratta di previsioni apparentemente banali: mi piace vincere facile. Sono però tendenze che rappresentano enormi cambiamenti nel modo in cui hardware e software saranno prodotti, ottimizzati, distribuiti. Potranno produrre enormi ricchezze per i players già in gioco, qualche clamoroso fallimento e soprattutto l’emersione di nuovi, sorprendenti players che si muovano su un terreno tanto odiato dai vecchi ‘dinosauri’: l’Open Source, che costringerà la grande industria a ricalibrare (verso il basso, vieppiù) le aspettative di profitto.