Per quante previsioni sul futuro si possano azzardare, queste tengono spesso conto della destinazione da raggiungere e poche volte del tragitto necessario a raggiungerle.
Tutto, dall’applicazione delle nuove tecnologie ai mutamenti geopolitici passa attraverso le più disparate variabili che non di rado costringono noi futurologi a rivedere (generalmente al ribasso) le stime iniziali.
Prendiamo il web in Italia: la connettività, la partecipazione degli utenti, l’accesso al commercio elettronico, il digital divide: quanto di quello che viviamo ancora oggi sarebbe stato prevedibile anche solo 3 anni fa? Nel prossimo anno il rallentamento nell’accesso alla banda larga permetterà a paesi come Romania e Bulgaria, oggi ultime in classifica, di superarci in quanto a connettività. L’Italia risulta “il Paese con la minore percentuale di connessioni superiori a 10 Mbps, che non raggiungono neppure il 15% del totale (contro una media europea del 59,2%): solo Cipro sta peggio di noi sul fronte delle connessioni ‘broadband'” (Rapporto I-Com 2013).
Come si può superare questo stato di cose, se non ricorrendo a soluzioni strategiche che superino gli schemi attuali? Chiediamo aiuto al cielo, una via d’uscita potrebbe essere proprio il cosiddetto internet satellitare.
Tooway, ad esempio, offre già servizi basati su un satellite, KA-SAT, messo in orbita con il preciso ed unico scopo di fornire connettività in ingresso ed in uscita. Quale che sia il paesino sperduto tra le montagne o la provincia denuclearizzata, tutto quello che serve è avere un modem ed una parabola: per utilizzare un sistema come questo non serve neanche la linea telefonica. I costi sono ormai pari a quelli di un normale servizio ADSL, la raggiungibilità infinitamente maggiore.
Internet ad altà velocità e per tutti. Adsl satellitare, cominciamo da qui poi magari torneremo a vedere più “verde” nelle nostre previsioni. Per info trovate tutto su questa pagina.