Definirlo ‘restyling’ è mortificante: dopo un profondo lavoro di rinnovamento sopra e sotto il cofano, la Hyundai i30 si presenta con un appeal decisamente ‘europeo’ e deciso, e regala ai lettori di Futuroprossimo (e a chi vi scrive anzitutto) un fottìo di spunti sulle innovazioni che fanno ormai parte della cultura dell’automobile moderna. Dalle soluzioni multipurpose alla maggiore possibilità di ‘customizzare’ l’acquisto, dalla sempre maggior sicurezza garantita (e percepita) alle novità stilistiche, quest’auto convince fin dal primo sguardo.
Tanto per dirne una, la prima cosa che si nota è il “doppio gruppo ottico” adattivo con luci allo xenon in alto e luci led diurne in basso: visibilità aumentata a dismisura ad ogni ora della giornata e con ogni condizione atmosferica. Led presenti anche nelle luci posteriori, con tempi di attivazione più rapidi per gli stop. A completare il “terzo occhio” dell’auto, con uno spoilerino che integra altre luci, c’è anche la retrocamera, che trasmette le sue immagini direttamente sul navigatore di bordo per migliorare la percezione degli ostacoli e dare una mano anche in fase di parcheggio (in abbinamento agli ormai immancabili sensori).
E ho parlato solo dei fari!
Potrei dilungarmi molto di più sull’allestimento interno con il comfort di sedili riscaldabili (per mitigare il rigido inverno) e di un vano portaoggetti refrigerato (per rinfrescare la torrida estate con una bella bibita). Luci interne con portaocchiali integrato, reti salvaspazio e chi più ne ha, più ne metta. Il navigatore, con i suoi generosi 7″ touchscreen e il sistema Bluetooth a riconoscimento vocale è la principale finestra sul mondo e la sensazione di ‘ampiezza’ nel corpo centrale del veicolo aumenta quando si fa caso ad un particolare: non c’è più la leva del freno a mano. E’ stata sostituita da un pulsante elettronico. In attesa di un’auto che guidi al posto nostro lasciandoci il tempo per fare ciò che vogliamo, anche questa mi pare una gran comodità :)
Non posso scrivere un post lungo come la barba di Giobbe, e non lo farò: vi conviene studiare bene le scelte alla base di questa nuova uscita (7 airbag, tre modalità di sterzata eccetera) e vi renderete conto di quanto è avanti la i30 rispetto alle sue concorrenti di quella gamma che una volta con molta elasticità poteva perfino dirsi “utilitaria”. Godibile in città e scattante sulle distanze, è proprio una goduria.
Andate a cercarla, io ne ho trovate di diverse tramite il sito Automobile.it e non escludo di comprarne una: potrebbe essere la mia ultima auto “analogica” prima del grande passaggio definitivo all’elettrico: nel caso vogliate una dritta, puntate sul 1.4 GPL econext da 97 cavalli. E se non avete molti “quàtrini” ma volete ugualmente avere qualcosa di valido, perfino con l’usato potete cavarne qualcosa di buono: questa casa madre è diventata una sorpresa.
Una sorpresa con un musetto tutto nuovo.