L’elenco di tecnologie in fase di studio è molto lungo e viene aggiornato con costanza continua: uno degli ultimi elenchi di sviluppi futuri che potrebbero cambiare per sempre il mondo viene dall’Istituto di Etiche e Tecnologie Emergenti, un centro ricerche fondato nel 2004 da un filosofo, Nick Bostrom, e un esperto di bioetica, James Huges. L’elenco, redatto con la consulenza del futurologo Gray Scott, presenta elementi davvero interessanti: ecco le “magnifiche” 6 tecnologie che potrebbero arrivare nel prossimo futuro.
Inversione dell’età – Entro il 2025, scrive Scott, chi avrà denaro e forte senso del rischio potrà tentare terapie che puntano all’inversione dell’età, attraverso tecniche basate sulla disabilitazione delle funzioni mitocondriali o altre tecniche attualmente testate sui topi (che hanno prodotto un ringiovanimento paragonabile a quello di un uomo di 60 anni che viene riportato alle funzioni e alla salute di un ventenne). Ci sono anche altri enti (in USA a Stanford, ad esempio) che lavorano su un’inversione dell’età ottenuta attraverso l’allungamento dei telomeri, le zone terminali dei cromosomi. In ogni caso, queste tecniche non eliminano diverse altre cause di morte come il cancro: per questo l’impatto di questa tecnologia potrebbe essere inferiore a quanto sperato. Non è una terapia che regala immortalità, può allungare la vita ma non la rende invulnerabile ai pericoli.
Intelligenza artificiale di massa – Nel 2015 verranno venduti più di 200.000 robot industriali in grado di assolvere più di un solo compito. Ne vedremo girare in hotel, ospedali e ristoranti entro il 2020. Tanto per restare a un ospedale: quale tra le figure di infermieri, nurse, cuochi, terapisti, addetti alle pulizie sarà rimpiazzata per prima? Ci vuole ben altro, secondo me. Entro il 2025 potremmo avere automobili in grado di guidare autonomamente, ma ritengo molto prematuro pensare a robot ubiqui per quella data.
Fattorie LED Verticali – Entro il 2050 il 75% della popolazione mondiale vivrà nelle città o nelle grandi megalopoli cresciute intorno alle principali città mondiali. Il fabbisogno di cibo e servizi di questi grandi agglomerati sarà spaventosamente grande. Un modello come quello attuale, basato su grandi zone dove coltivare cibo che poi viene spedito anche a grandi distanze, potrebbe non essere più sostenibile o bastevole per tutti. L’agricoltura verticale può permettere grande risparmio energetico, ridurre il numero dei pesticidi e permettere la maggiore reperibilità di prodotti a chilometro zero. Potrebbe diffondersi entro il 2025. La recente scoperta secondo la quale le piante crescerebbero meglio sotto luci LED rosse e blu può portare a nuovi dispositivi in grado di migliorare la produzione e ridurre i consumi. E’ chiaro che senza aumentare la produzione agricola e senza migliorare il sistema di distribuzione sarà impossibile nutrire più di 8 miliardi di persone entro il 2050. Entro 10 anni potremmo ricavare dalle fattorie verticali fino al 10% della produzione totale.
Transumanismo – Dagli oggetti intelligenti agli impianti corporei di ogni tipo (denti e sistemi vascolari su tutti) ci sarà una sempre maggiore fusione tra uomo e macchina. Quando non direttamente impiantate nel nostro corpo, tecnologie come lenti a contatto intelligenti, occhiali per la realtà aumentata e altre potrebbero mandare in soffitta i nostri smartphones e costituire esperienze d’uso totalmente differenti. Di fatto vivono sul pianeta già diversi milioni di “cyborg” con piccole macchine che rimpiazzano funzioni corporee: lo sviluppo di tecnologie ancora più avanzate è solo una conseguenza, e mi stupirei di non vedere alcun avanzamento in tal senso già nei prossimi 10 anni.
Raccolta atmosferica dell’acqua – Diverse aziende stanno già studiando e/o sviluppando metodi per ricavare acqua dall’aria, per lo più utilizzando sistemi di micro filtraggio. La tecnologia funziona ovviamente meglio quando c’è nebbia in giro, il che ne fa immaginare l’applicazione ottimale in territori desertici non troppo lontani dal mare. Una volta reso abbastanza efficiente, un meccanismo del genere potrebbe diventare molto più economico rispetto alla trivellazione. Non ho idea di quale potrà essere il tempo necessario a vedere applicata questa tecnologia: essa esiste già, ma il dubbio verte su come svilupparla su larga scala.
Stampa 3D – Ne parliamo in giro da un bel po’ (in Italia è celebre la filippica di Beppe Grillo, ai tempi incompresa, che introdusse il tema): questa tecnologia sta diventando sempre più in grado di fornire applicazioni su larga scala. Gli stilisti stanno già utilizzando stampanti 3D per i loro abiti, diverse aziende stampano parti in metallo per veicoli e velivoli. A breve vedremo mobilio e abitazioni. Vedremo mai stampanti in grado di stampare altre stampanti? Aldilà di quella che solo apparentemente potrebbe sembrare una boutade, questa è la tecnologia che più in assoluto sarà applicata già in questi anni.
Quante/quali di queste tecnologie rispetteranno le premesse? Non ci resta che attendere…e monitorare :)