Carrefour ha iniziato a guardarsi intorno tra i propri fornitori (ben 651) per individuare le aziende più “verdi” e avanti nell’adozione delle politiche di sostenibilità ambientale. L’azienda ha chiesto ai partecipanti di presentare i loro progetti, vagliandoli poi con la consulenza di Fedabo, società leader nel settore, valutando la loro portata innovaiva e producendo una classifica: 7 aziende virtuose, ciascuna per un motivo.
Per il direttore commerciale e marketing di Carrefour, Grégoire Kaufman, il processo è stato naturale: dal 2011 l’azienda mette a disposizione dei fornitori a marchio proprio uno speciale sistema di autovalutazione per ridurre l’impatto ambientale. La conseguenza? Privilegiare i fornitori che credono in un futuro meno inquinato, e in un mercato meno inquinante. Gli fa eco Roberta Ianna, in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha patrocinato l’evento: secondo lei l’unico modo per vincere sul mercato e crescere durevolmente è rispettare l’ambiente.
Roberta Ianna ha fatto parte anche della giuria: oltre a lei Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia di WWF Italia, Giovanni Toletti – School of Management, Politecnico di Milano – Energy & Strategy Group, Emanuele Plata – Planet Life Economy Foundation ONLUS, Lisa Casali – Scienziata ambientale ed esperta di cucina eco sostenibile, Cristina Lazzati– Direttore Mark UP e GDOWEEK.
Si, ma chi ha vinto?
A spuntarla una società del gruppo Amadori, la Avi.Coop S.c.a, che volerà a Parigi per partecipare il 19 ed il 20 Novembre ad uno speciale evento Carrefour. Ecco la classifica completa, con le motivazioni.
1) Avi.Coop S.c.a. (Amadori) – San Vittore di Cesena, (premio Riduzione e valorizzazione energetica dei rifiuti e vincitore assoluto) – Più di 2000 dipendenti, produce prodotti tradizionali di pollo e tacchino con marchio Carrefour ed altri a marchio Amadori. Nel loro stabilimento è stato realizzato un impianto di digestione anaerobica e cogenerazione: l’obiettivo è la produzione di biogas a partire dalle biomasse derivanti dal processo di lavorazione, e dunque la produzione di elettricità. Quello che resta? Concime. I risultati sono il 95% in meno dei rifiuti da biomasse, meno camion per trasporto rifiuti…e meno odori in giro!
2) Lucart S.p.A. – Borgo a Mozzano, Lucca (premio logistica sostenibile) – Realizza prodotti in carta con più di 1200 dipendenti. Dal marzo scorso ha avviato un grande progetto di mobilità sostenibile sulla tratta che va dallo stabilimento al porto di Livorno: 2500 transiti trasferiti da gomma a rotaia, riducendo le emissioni di CO2 del 75%, nonchè l’inquinamento acustico.
3) Compagnia Italiana Sali CIS S.p.A – Porto Viro, Rovigo (premio riduzione emissioni in atmosfera) – L’azienda, che lavora il sale marino, ha avviato un nuovo impianto di essiccamento nel Novembre 2013: il sistema cambia la modalità con la quale il sale viene essiccato e trasportato. Meno consumi energetici e meno emissioni di polveri.
4) Dial S.r.l. – Pergine Valsugana. Trento (premio speciale sostenibilità per la piccola impresa)– E’ una piccola impresa con 40 collaboratori, e lavora funghi e derivati. Da anni ha iniziato un percorso per raggiungere l’autosufficienza energetica con recupero idrico ed energetico, e pannelli fotovoltaici: una buona prova di riduzione dell’impatto ambientale, un esempio per altre piccole imprese.
5) VMC S.r.l. – Gottolengo, Brescia (premio efficienza energetica) – Nel campo di calze e collant fa tutto: ideazione, progettazione, tessitura. Dal 2014 ha sostituito tutti i suoi impianti di ventilazione con altri di classe IE3, ha sostituito le macchine tessili circolari, ha introdotto l’illuminazione LED nei reparti di tessitura. Ha iniziato ad adoperare olii lubrificanti senza idrocarburi. Risparmierà dal 25 al 30% di energia.
6) GIAS S.p.A – Mongrassano Scalo, Cosenza (premio agricoltura sostenibile) – Produce alimenti precotti e surgelati: dall’anno scorso ha avviato un progetto di sostenibilità e valorizzazione della biodiversità nella sua produzione agricola delle materie prime. Il progetto ha inoltre l’obiettivo di mappare e ridurre l’impronta energetica dei suoi soci conferitori.
7)
Poly Pool S.p.A. – Ponte Selva di Parre – Bergamo (premio mobilità sostenibile) – produce componenti e sistemi per impianti elettrici e sistemi di ricarica per auto e veicoli elettrici. Il suo progetto di mobilità aziendale punta a introdurre veicoli elettrici nei processi interni ed anche tra i dipendenti (a quali viene dato l’utilizzo di veicoli elettrici durante il fine settimana).
La strada da fare per mettere a sistema una consistente riduzione energetica nei processi aziendali è lunga: l’attività di Carrefour può essere un piccolo modello di come le grandi aziende (in questo caso il secondo più grande gruppo al dettaglio nel mondo dopo WalMart) possono avviare un ciclo di ammodernamento che passi per il rispetto dell’ambiente.
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