Le stelle e i pianeti sono universi affascinanti, che ogni giorno rivelano zone oscure e difficili da spiegare. E’ accaduto recentemente con le scoperte che hanno interessato il pianeta Plutone, dove è stata scoperta una catena montuosa che ribalta ogni pensiero scientifico finora portato avanti e accade anche oggi con Marte, un pianeta che sembrava essere stato studiato in ogni sua singola porzione.
La sonda Curiosity ha infatti rilevato la presenza di una zona molto speciale nella zona del cratere di Gale. Ma perché questa porzione di pianeta si rivela così speciale? Si tratta di una zona particolare, chiamata Gale che si trova i piedi del monte Sharp. In questa porzione di pianeta, il sensore russo Dan ha rilevato un’area di tre metri ad alta intensità di neutroni, ovvero un’area dove i livelli di idrogeno si rivelano più alti rispetto alla norma. Tradotto in termini pratici, quest’area potrebbe avere dell’acqua al suo interno e quindi verrebbero ribaltate tutte le scoperte finora eseguite le quali affermano che Marte è un pianeta completamente privo di acqua e quindi assolutamente non abitabile da nessuna forma di vita, umana o e animale.
La ricerca è stata resa nota solo un po’ di tempo fa, ma molta è l’attenzione che è stata data alla notizia, seppur diffusa sotto forma di un breve comunicato stampa da parte dell’autorità statunitense. Si tratterebbe, infatti, di un cambiamento epocale, in quanto la presenza di acqua in un pianeta così ‘vicino’ come Marte potrebbe aprire nuovi scenari, in primis legati alla colonizzazione. Fantascienza? Forse sì, ma ogni giorno che passa l’attrezzatura diventa sempre più speciale e sofisticata, quindi in grado di fornire dati rilevanti sui pianeti, i quali possono essere impiegati sia a scopo scientifico ma anche per aprire varchi di speranza in merito ad una possibile colonizzazione di queste aree dello spazio.