I nuovi smartwatch Samsung saranno in grado di fare di tutto, persino leggere i nostri dati biometrici con estrema precisione e le nostre vene? A quanto pare, sì. E allora dopo le impronte digitali, i tratti del volto, la voce e l’iride, in futuro i dispositivi elettronici indossabili come gli smartwatch, gli orologi intelligenti, potrebbero riconoscere il proprietario dalle sue vene.
L’idea fa parte di un brevetto di Samsung pubblicato dall’ufficio Usa che si occupa di brevetti e marchi registrati. Nel progetto si vede il disegno di uno smartwatch in grado di autenticare l’utente guardando alla “mappa” delle vene che si trovano sul dorso della mano. La stessa cosa accade già con le dita, il volto o l’occhio: l’orologio acquisisce l’immagine delle vene del suo utente usando gli infrarossi, e lo riconosce tramite i dati registrati.
Il sistema può anche funzionare da antifurto e può rendere più rapide tutte le azioni che richiedono l’inserimento di un codice alfanumerico per l’autenticazione dell’utente, vedi l’accensione del dispositivo e lo sblocco, l’acquisto di un’app e così via.
Non si tratta però di una novità assoluta: Fujitsu, ad esempio, ha già realizzato dei notebook con scanner biometrico PalmSecure che identifica l’utente semplicemente leggendo il palmo della mano. Un sensore ad infrarossi riconosce le vene e consente di accedere al sistema operativo. Il sistema potrebbe essere utilizzato in futuro, anche da Samsung, per i pagamenti automatici da mobile.