L’attesissimo #Samsung Galaxy Note7 si mostra al mondo. Si tratta del primo smartphone con uno scanner dell’iride, come ora è stato rivelato da DJ Koh, presidente della divisione mobile di Samsung. Pare che l’obiettivo di Samsung sia portare questa tecnologia anche sui telefoni di fascia media futuri, non appena i costi per implementare il sensore si abbasseranno.
Per avere la tecnologia di scansione dell’iride anche sui telefoni di fascia media (300-500 euro), Samsung dovrà infatti abbattere i costi per la produzione del sensore, che ad oggi pare siano elevati.
“Grazie ad un continuo taglio dei costi progressivo, la scansione dell’iride potrà arrivare anche ai modelli di fascia media”, ha affermato DJ Koh. “Vi è la visione che Android è debole nella sicurezza rispetto al suo concorrente [iOS] e vogliamo espandere la sicurezza del software per superare questo preconcetto”.
Ad oggi, la scansione dell’iride è la più sicura forma di autenticazione tra tutti i sistemi biometrici, anche delle impronte digitali, perché gli schemi dei vasi sanguigni dell’iride di ogni individuo sono più difficili da ottenere rispetto a delle impronte digitali.
Lo scanner dell’iride nel Galaxy Note7 si può utilizzare per sbloccare lo smartphone, ed è in grado anche di riconoscere l’occhio se si indossano gli occhiali, a patto di tenere il sensore ad una distanza ravvicinata, e funziona sia con occhi di colore chiaro che scuro.