Il #futuro sarà sempre più immateriale e creativo, un luogo in cui si venderanno sempre più #servizi e meno #beni. A sostenere questa tesi è Kevin Kelly, guru della tecnologia e cofondatore di Wired Usa, che nel suo ultimo saggio (L’inevitabile: capire le 12 forze tecnologiche che disegneranno il nostro futuro), parla della tendenza a rendere sempre più intelligenti le cose.
“Il prossimo passo sarà prendere un qualsiasi oggetto e infondergli intelligenza, moltiplicando la sua utilità”. Il possesso di beni fisici lascerà il posto all’accesso a una molteplicità di beni in continuo aggiornamento. Insomma, in futuro sarà il modello #Uber a vincere, applicato a tutti gli aspetti della vita.
Per Kelly il lavoro però non sparirà, ma diventerà per forza creativo: “Il compito di ognuno sarà inventare nuovi lavori per i robot”. E il mondo sarà sempre più simile al web. “I nostri strumenti digitali ci permetteranno di rivisitare a piacimento ogni punto del nostro passato”, profetizza Kelly (qualcosa di simile lo abbiamo già visto in un episodio di Black Mirror). E poiché presto tutti gli oggetti saranno connessi in rete, potremo “googlare” anche il mondo fisico e ricevere informazioni da esso. Un sogno? Forse non così lontano.