La diffusione di veicoli totalmente autonomi permetterà soluzioni innovative e rivoluzionerà il turismo.
Che ne pensate di una stanza d’albergo che si muove da sola portandovi a destinazione mentre riposate, fate una doccia o guardate la TV? È l’idea alla base di ATS, un acronimo che sta per Autonomous Travel Suite, “stanza autonoma da viaggio”: a partorirla è il fervido talento di Steve Lee, designer canadese dell’Aprilli Design Studio, e combina la sua esperienza nel design per il turismo con la sua passione per le tecnologie avanzate.
Oggi l’approccio dei disegnatori di automobili è focalizzato sullo sviluppo di versioni avanzate dello stesso, vecchio concetto: in realtà la guida autonoma lascia intravedere per certi veicoli la vocazione di vere e proprie “stanze mobili”.
ATS è concepito per trasportare viaggiatori in tragitti di durata compresa tra 6 e 10 ore, ed è equipaggiato con molti dei comfort presenti nelle migliori suite alberghiere: uno spazio destinato al riposo con materasso in schiuma di lattice, un angolo di lavoro, una piccola cucina, un bagno, una doccia ed una zona ricreativa per videogiocare o guardare la TV.
Possiede un sistema di finestre panoramiche con schermi touch che adattano la visuale al numero di passeggeri.
I passeggeri potranno “selezionare le destinazioni e le tappe intermedie del loro viaggio e fermarsi anche durante il tragitto per fare un salto in palestra o al ristorante, “ dice Lee.
Nel concept di ATS le stanze mobili saranno fornite da catene di “Car Hotel” che provvederanno anche ai servizi necessari su strada come la manutenzione dei veicoli, la sostituzione delle batterie elettriche, eventuali criticità e… la pulizia delle stanze, ovviamente.
Non è tutto: in caso di viaggi più lunghi i passeggeri potranno agganciare il loro ATS ad unità “statiche” per sfruttare spazi e autonomia maggiori, o addirittura altri servizi condivisi come piscine, palestre o meeting room.
Ne vedremo in giro?
La visione di Lee non è meramente speculativa: il designer ha formulato anche delle ipotesi sulla nascita reale di un servizio come quello di ATS, e le attuali tecnologie permettono già la sua realizzazione (“entro il 2021,” precisa il designer), sperando che le infrastrutture energetiche si muovano con la stessa rapidità.
La possibilità di nascita del servizio è molto alta nelle città costiere degli Stati Uniti, che hanno infrastrutture quasi complete, e punta ad avere per destinazioni città come New York, Pittsburgh, Boston o Washington, che si trovano tutte nel range di viaggio tra le 6 e le 10 ore.
Una confortevole e personalizzata forma di trasporto può davvero sostituire una parte dei voli domestici, ridurre le attese in aeroporto e la fatica di scarrozzare bagagli ovunque, ma dovrà vincere la resistenza dei trasporti tradizionali (finché avranno un prezzo più vantaggioso) e la concorrenza di altre nuove forme di trasporto come i doni-taxi in grado di volare sulle città in tempi ridotti o l’Hyperloop, il “treno sottovuoto” iperveloce che può raggiungere i 1200 chilometri orari.
Comunque vadano le cose, a quanto pare, anche in futuro viaggiando non ci si annoierà mai.