Il voto unanime del consesso locale di San Francisco ha vietato del tutto la vendita di sigarette elettroniche in città.
Il divieto, in attesa di un’ultima conferma da parte del sindaco, è il primo di questo tipo negli Stati Uniti e avrà effetto a partire dal 2020.
La mossa delle autorità di San Francisco city non proibisce esplicitamente i prodotti da svapo. Vieta “solo” la vendita di quelle sigarette elettroniche che non hanno ricevuto approvazione dalla Food and Drug Administration, la FDA. Non avendo però questa approvato ancora nessuna e-cigarette la misura si traduce in un divieto totale.
Scambio di accuse
“Questa misura non sarebbe stata necessaria se il governo federale avesse fatto il suo lavoro,” dice Dennis Herrera, co-autore dell’ordinanza. “Le sigarette elettroniche sono prodotti che per legge non possono essere venduti senza approvazione della FDA. Per qualche ragione la FDA stessa si è rifiutata di attuare questa revisione.”
Come sono andate davvero le cose
In realtà gli emendamenti al Tobacco Control Act che estendono i controlli della FDA anche ai prodotti da svapo risalgono al 2016. All’epoca fu stabilita una deadline al 2018, entro la quale le sigarette elettroniche avrebbero dovuto essere approvate prima di andare in commercio. Il limite è stato poi esteso al 2022, ma San Francisco ha rigettato questo provvedimento.
La FDA (che su altri prodotti come i test sul diabete è molto più sollecita) ha rallentato questo controllo in modo pressoché inspiegabile.
“Mentre attendiamo i tempi dell’ennesimo rinvio dei controlli della FDA, una nuova generazione di ragazzi potrebbe cadere vittima della dipendenza da tabacco, con tutte le conseguenze sociali e sanitarie de caso,” si legge nell’ordinanza della città sul Pacifico. “San Francisco non intende restare a guardare mentre le sigarette elettroniche causano una crisi sanitaria che coinvolge i suoi cittadini”.