Nel 2019 ci sono stati tanti progressi negli elettrocardiogrammi (ECG ed EKG) indossabili. La sensibilità e l’autonomia di questi strumenti è migliorata molto, ma il futuro è un tatuaggio elettronico che stia sulla nostra pelle e trasmetta a ciclo continuo i dati sul nostro cuore.
I ricercatori dell’Università del Texas ne hanno sviluppato uno sottilissimo, elastico e leggero da attaccare direttamente sul cuore. Una volta attivato, questa sorta di “adesivo intelligente” può trasmettere dati sul battito cardiaco all’istante, seguendoci per tutto il giorno.
Il dottor Nanshu Lu, il capo autore della ricerca, lavora al progetto di un tatuaggio elettronico da anni. La svolta più significativa è avvenuta con la recente introduzione di sensori super sottili, con uno spessore di appena 28 micrometri (o 0.028 millimetri, se preferite).
“Otterremo molti più dati e molto più precisi dalla combinazione di ECG e dei movimenti del torace,” spiega Lu in un comunicato stampa.
Un tatuaggio ECG
Il prototipo sviluppato dal team ha l’energia per durare giorni e giorni, e trasmette in tempo reale su uno smartphone tutti i dati che raccoglie.
Non serve avere un nastro adesivo per tenerlo sul petto (magari con su scritto il proprio nome, come nelle serie medical), ed i costi del sensore sono bassissimi. I passi avanti nel campo dei tatuaggi elettronici che producono prestazioni simili a quelle di un elettrocardiogramma sono evidenti, impensabili anche solo due anni fa.
La sfida dei ricercatori ora è quella di aumentare l’autonomia del dispositivo, e magari di riuscire anche ad alimentarlo a distanza. Senza friggere la pelle che ospita il tatuaggio, intendo.
In ogni caso le vecchie bande per il torace che misurano il battito cardiaco saranno molto presto un retaggio del passato, il “tatuaggio battito cardiaco” le sostituirà.
Seguendo l’attuale tasso di miglioramento i dispositivi di questo tipo avranno una facilità d’uso ed una autonomia tale da essere totalmente dimenticati una volta addosso.
La salute del cuore a questo punto fa un inchino e ringrazia.
Ecco il testo della ricerca che ha portato allo sviluppo del “tatuaggio elettronico”