Da tempo la logica d’uso dello swapping, la sostituzione di qualcosa con qualcosa di più nuovo, ha preso piede come punto d’incontro ideale tra l’offerta del mercato, il bisogno di risparmio e la necessità del riuso.
Giganti Hi-tech come Samsung, ad esempio, hanno adottato sistemi di cashback, forti sconti e canoni per permettere agli utenti di “scambiare” un vecchio modello con uno nuovo. Esigenza di vendere, certo, ma permette di controllare anche lo smaltimento dei rifiuti tecnologici e il riciclo dei materiali, ed in definitiva può essere un successo per azienda e clienti.
For Days, una startup USA, ha ora applicato questo modello all’abbigliamento. Per intenderci non vende un abito: vende l’accesso ad un sistema di scambio di abiti. A vita.
La fondatrice e CEO della società, la 36enne Kristy Caylor, è stata scelta per rappresentare gli imprenditori della moda più innovativi e trainanti di Glossy 50, un who’s who di industriali in grado di portare importanti cambiamenti e miglioramenti etici nel rapporto tra i marchi e le persone.
Come funziona?
Il meccanismo di For Days è semplicissimo. Per 38 dollari è possibile acquistare un capo in cotone organico (una t-shirt, una canotta, una maglia a manica lunga) dal sito dell’azienda. Lo si tiene quanto si vuole, anche per sempre. In qualunque momento si voglia cambiarlo, con 8 dollari si può ottenere un capo equivalente e nuovo dal catalogo.
Un modo per cambiare stile col tempo e reimmettere nel circuito abiti che saranno “ricondizionati” senza spese eccessive e senza entrare nel ciclo dei rifiuti.
Principalmente è un mezzo per accedere ad uno stile di vita differente, una moda sostenibile che rende inutile accumulare nel corso della vita montagne di abiti perché ne mette a disposizione sempre di nuovi e nella giusta quantità.
Se servizi del genere si imporranno all’utilizzo di massa non credo siamo lontani dall’introduzione di un “canone per gli abiti”. Una sorta di abbonamento mensile che permetta di avere un guardaroba sempre aggiornato senza spese e accumuli eccessivi, magari con la possibilità quando serve di scegliere “on demand” anche un abito da sera, o un particolare stile.