Casa parassita (Casa Parásito in ecuadoriano), l’abitazione realizzata dal gruppo di design El Sindicato Arquitectura è uno degli esperimenti legati all’architettura parassita. Non è una brutta parola, non si tratta di succhiare sangue a qualcuno.
L’architettura parassita è una scuola di pensiero che nasce dall’idea di adoperare il tessuto urbano contemporaneo aggiungendo nuovi elementi in rapporto con gli edifici esistenti. Aggiunte di diverso tipo, che rispondono alle nuove esigenze abitative e permettono di riscrivere l’esistente senza impattare ulteriormente sull’ambiente.
In altre parole ‘parassita’ si, ma in senso buono.
Invece di andare su ruote e spostarsi come un guscio (adoro i concept di “tiny houses” sparse per il mondo e relative soluzioni di arredo) questi modelli si sistemano direttamente sui tetti di edifici già esistenti, come erba che cresce su una collina (ma come sono poetico stasera).
Casa Parásito si trova a Quito, la capitale dell’Ecuador, ed è stata terminata proprio quest’anno. Anche se può essere installata tranquillamente sulla terraferma, il focus di questo progetto è installare abitazioni di questo tipo sulla cima degli edifici.
“Le mini case come questa sono molto versatili, ed è possibile costruirle in contesti urbani o rurali di ogni genere. L’ideale però è la sistemazione sulla cima di costruzioni già esistenti,” spiegano i membri del team di architettura.
“Sui tetti è possibile sfruttare i collegamenti alla rete idrica ed elettrica già esistenti, è possibile sfruttare il sistema di trattamento dei rifiuti. In questo modo possiamo rispondere all’aumento delle esigenze abitative con un approccio molto minimale, con pochissimo investimento economico e spreco di risorse. E soprattutto possiamo far crescere la città in modo ‘invisibile’, contribuendo alla conservazione del suo patrimonio culturale e senza stravolgimenti”.
La casa parassita ha la classica forma ad “A”. L’interno misura soltanto 12 metri quadrati (è davvero, davvero piccola dal mio punto di vista. Forse la più piccola tiny house che io abbia mai visto).
Per l’isolamento termico è stata utilizzata fibra di cocco, ed è inutile dire che l’ambiente interno è multifunzionale con elementi che si adoperano per diverse funzioni nell’arco della giornata.
Accanto alla minuscola cucina con quattro fornelli prendono posto un lavello, un frigo e alcune mensole. Il bagnetto con doccia e bagno è lì ad un passo, diviso da una porticina.