Un team di ricerca ha individuato acqua dolce in due canyon subacquei nei pressi dell’arcipelago Lofoten.
“La sorpresa di vedere uscire acqua dolce direttamente dal fondo marino è stata davvero notevole,” dice il geologo marino Wei-Li Hong, membro del gruppo di studio.
Un sommergibile pilotato a distanza e partito da una nave di ricerca ha raccolto e analizzato l’acqua nel 2017. Una sorta di perdita pareva originata da una sacca di acqua dolce presente sotto il fondo marino e nessuno gli diede molto peso fino ad una scoperta quasi fortuita.
I doni della glaciazione
“Un gruppo di pescatori ci ha detto di aver ricavato acqua dolce dal mare, così pura da poterci fare il caffè. Nella zona di Nordbreigrunnen, a pochi chilometri dal villaggio di Meløy,” aggiunge Hong.
Un fenomeno che ha avuto origine nella scorsa glaciazione. La “coperta” di ghiaccio che ha avvolto la Norvegia su è sciolta finendo anche sotto la crosta terrestre, finendo giù con tale forza da riempire le crepe sotterranee formando veri e propri laghi.
“Un processo geologico iniziato milioni di anni fa, quando l’acqua era rimasta intrappolata sotto i sedimenti. Ora trova vie di uscita attraverso le crepe del sottosuolo e torna in superficie,” spiega il ricercatore.
La quantità di acqua è incalcolabile, e ha origine a partire da un chilometro di profondità, ma la sua estensione sotterranea è ancora sconosciuta.
Anche negli Stati Uniti c’è acqua dolce sotto l’oceano
Quello norvegese non è un caso isolato. La scoperta segue quella che a giugno hanno fatto gli Scienziati della Columbia University e dell’istituto Oceanografico di Woods Hole in Massachusetts. Una enorme sorgente di acqua dolce giace anche sotto l’oceano Atlantico, lungo la costa orientale degli Stati Uniti.
“È un fenomeno identico a quello norvegese,” commenta il geologo marino Jochen Knies, project manager coinvolto nelle ricerche.
La falda acquifera dell’Oceano Atlantico si estende lungo la costa dal limite meridionale del New Jersey fino al nord del Massachusetts. Secondo la CNN gli scienziati stimano che il bacino contenga tanta acqua da riempire 1.2 miliardi di piscine olimpioniche. È la più grande falda acquifera subacquea finora trovata sul pianeta.
Nuove risorse
Scoperte come quelle in USA e Norvegia non risolveranno certo la crisi idrica mondiale, ma ci suggeriscono la possibilità che risorse idriche potabili siano un po’ ovunque nel mondo, in cerca solo di scopritori.
“Anche in zone apparentemente aride c’è forte possibilità che ci siano risorse idriche in sacche sotterranee o subacquee,” dice Knies.
Basterebbe smettere di cercare il petrolio e iniziare a trivellare in cerca di acqua.
I dettagli della ricerca norvegese: Wei‐Li Hong et al, Discharge of Meteoric Water in the Eastern Norwegian Sea since the Last Glacial Period, Geophysical Research Letters (2019). DOI: 10.1029/2019GL084237