Quando da piccolo (lo ammetto anche da grande) mi è capitato di entrare in una stanza senza poi chiudere la porta me lo avranno detto mille volte: “per caso hai la coda”? Ora, premesso che penso voglia dire “per caso hai un codazzo di persone a seguirti?” e dunque non c’entri nulla con l’oggetto del post, volevo solo manifestarvi la mia prima reazione alla notizia.
Perché diciamocelo: chi di noi non vorrebbe avere una coda robotica in grado di migliorare il nostro equilibrio e la nostra agilità? Dai.
Per questo i ricercatori alla Keio University in Giappone (una parte di me avrebbe scommesso, e vinto, sulla nazione dello studio) hanno creato questo dispositivo.
Arque, questo il nome del prototipo, è stato mostrato due giorni fa all’annuale SIGGRAPH conference di Los Angeles. L’ispirazione non nasce dalla coda di gatti o cani, ma da quella dei cavalli.
L’appendice robotica è costituita da diverse “vertebre” plastiche interconnesse, e può essere configurata in base a peso ed altezza di chi la indossa, aggiungendo o rimuovendo segmenti o pesetti.
Nelle intenzioni dei ricercatori, lo scopo di Arque è di dare equilibrio a chi vuol muoversi rapidamente, portare oggetti pesanti, o fare entrambe le cose assieme.
Il punto di forza della coda robotica sono i suoi quattro muscoli artificiali, che si contraggono o si rilasciano attraverso un sistema interno ad aria compressa. Il fatto che sia necessario un compressore esterno non tragga in inganno: i progressi nel campo degli attuatori e dei muscoli artificiali porteranno a produzioni alimentate con una semplice batteria.
Che utilità potrà avere?
Una versione portatile di Arque potrebbe avere molte applicazioni. Potrà assistere il lavoro in cantiere permettendo agli operai di sollevare e portare pesi senza rischi per l’equilibrio (ma avrà la spietata concorrenza degli esoscheletri).
Avrà impiego anche nell’aiuto di persone con problemi di equilibrio (ma ve li immaginate dei vecchietti con la coda?).
Io immagino un suo impiego per motivi più “ludici”, magari in ambienti di realtà virtuale come propaggine da utilizzare per gestire un gioco senza usare le mani.