In uno sforzo organizzato per tenere a freno la temperatura in Arabia Saudita, la firma di architettura AVCI con sede ad Istanbul e Londra ha concepito un complesso residenziale del tutto speciale.
Nella città costiera di Al Khobar sorgerà un quartiere climatizzatore. Un intero gruppo di abitati sviluppato per ottimizzare il raffreddamento naturale dell’aria.
Si tratta di un habitat misto nel quale gli isolati concorrono insieme a creare un vero e proprio microclima fresco che contrasta il calore. L’utilizzo sapiente di verde urbano, correnti d’aria e zone d’ombra trasforma una vasta area abitativa in un dispositivo unico. Praticamente un condizionatore in mezzo alla città.
Etico ed Edile
La speciale combinazione di elementi non produce solo l’effetto pratico di abbassare la temperatura al suolo. C’è anche un effetto “pedagogico” di incoraggiare l’uso di spazi aperti e comuni.
Il progetto di questo quartiere climatizzatore, già approvato e in via di strutturazione, è stato selezionato come vincitore degli A+ Awards, uno dei più importanti premi di categoria.
Le strutture
Con un’area complessiva di 60km quadrati, il complesso misto di Al Khobar offrirà aree residenziali, commerciali e lavorative. Non mancheranno anche spazi per culto (una moschea) e tempo libero (locali e ristoranti).
Per proteggere la privacy dei cittadini residenti gli architetti hanno orientato le aperture degli uffici lontano dalle finestre dell’area residenziale. Funzione e tradizione sono state miscelate con sapienza, aggiungendo pergolati o mashrabiya (balconi chiusi molto in uso nell’architettura islamica) per coniugare ombra ed estetica.
“Le facciate sono create ‘a strati’ sovrapposti per creare intercapedine dove aria e ombra passano proprio come attraverso impianti di ventilazione. A seconda dell’ora del giorno e della posizione del sole gli edifici si ‘alternano’ nella funzione di raffreddamento. Lavorano insieme come un organismo unico,” si legge nella presentazione del progetto. “Il nostro approccio vuole infatti recuperare l’aspetto delle più antiche città islamiche. Luoghi nei quali il senso di comunità nasceva dagli spazi condivisi anche a varie altezze”. Un po’ come nei giardini prensili di Babilonia.
La presenza “interstiziale” di piccole piscine d’acqua (veri e propri “umidificatori” all’aperto) completa la dotazione. In sintesi, un complesso residenziale che molto ispira e molto ha da insegnare alla nuova generazione di città.