Un team alla Harvard University ha sviluppato un nuovo pantaloncino robot che funziona come un esoscheletro e ci fa sentire molti chili più leggeri quando camminiamo o corriamo.
La rivista Scientific American riporta che il sistema è costituito da una struttura flessibile ed un motore da tenere dietro la schiena. Un dispositivo utile per chi deve coprire distanze a piedi: persone con difficoltà, amatori, soccorritori, militari.
Secondo i ricercatori, che hanno pubblicato il loro paper su Science, il sistema differisce da altri proprio per la capacità di favorire sia la camminata che la corsa. È una sfida non ovvia, perché le gambe lavorano in modo completamente diverso. Per questo il sistema, che ha la capacità di adattarsi a seconda del momento (cambiando resistenza, dinamiche e punto di equilibrio) è una innovazione assoluta.
Come funzionano i pantaloncini robotici
I motori collocati sul retro del pantaloncino si connettono alle gambe attraverso un sistema di cavi. Applicando su di loro una forza (in questo funzionano come veri e propri attuatori) il motore assiste i muscoli dei glutei a sostenere le gambe. Il range della batteria copre una distanza di 8 chilometri.
I test
I ricercatori hanno misurato l’ossigeno consumato nella respirazione da volontari che hanno corso su un tapis roulant con i pantaloncini robot.
I risultati dei pantaloncini robotici sono stati a dir poco esaltanti: il “costo” metabolico della camminata di riduce di quasi il 10% e quello della corsa del 4%. È l’equivalente di pesare rispettivamente 7 chili in meno e 3 chili in meno.
Il pantaloncino robot non è senza controindicazioni: attualmente la presenza della batteria impedisce di indossare un grosso zaino. Il sistema è inoltre tarato sullo stile e la morfologia della camminata maschile, rendendo più difficile adattarlo a corpi e movimenti individuali.