Tutti dicono che un lavoro in campo finanziario ti sistemi a vita. Stabile, affidabile, remunerativo. Ma è ancora così? L’AI sta entrando in scena anche in questo settore, causando smottamenti che presto diventeranno un vero e proprio terremoto.
Come altro possiamo chiamare uno scenario nel quale la metà dei lavori del futuro in campo finanziario viene automatizzata?
E quale metà, poi? Chi perderà il posto? E per chi questo nuovo scenario sarà invece una opportunità? Perché si tratta di questo. La metà dei lavori del futuro andrà perduta, l’altra metà dovrà reinventarsi sviluppando nuove conoscenze e capacità che oggi neanche conosciamo.
Però possiamo provare ad immaginare. Basandoci sui trend attuali, ecco 6 possibili lavori del futuro che potrebbero tornare utili in campo finanziario.
Cacciatori di teste del fintech
Le startup nel campo della tecnofinanza, o Fintech, stanno cambiando faccia all’industria finanziaria. Neobanche, micromutui ed altre società multiservizi costringono i grandi operatori a ripensare la loro offerta e a innovare le loro strutture. Questa innovazione parte anche dalla caccia alle startup per acquisirne le conoscenze o le professionalità.
Ad esempio, molte banche hanno speso milioni di euro a causa del l’incapacità di riconoscere e tracciare i processi di riciclaggio del danaro. Un grande gruppo olandese, la ING, ha gettato letteralmente dalla finestra quasi 800 milioni. Alcune alte banche (come la HSBC) hanno avviato collaborazioni con startup che sfruttano l’AI per sviluppare sistemi di sicurezza e difesa da frodi.
La vita di una startup del fintech è incerta per definizione: subito alle stelle, subito nella polvere. Le conoscenze e le capacità per riconoscere nuove opportunità e società nel fintech saranno oggetto di una figura professionale nuova e molto ricercata.
Ingegnere di finanza automatica
La decentralizzazione e le pressioni delle startup del fintech spingono le grandi banche anche a differenziare i loro servizi. Invece del banking tradizionale, molti istituti stanno investendo in sistemi per guidare le scelte finanziarie dei privati. La gestione del proprio conto sta diventando cruciale, anche se i millennials guadagnano in media molto meno dei loro predecessori.
Quasi il 35% dei lavori attuali è precarizzato, flessibile, incerto. Per quanto le persone siano abituate a questa flessibilità, il bisogno di avere anche sicurezze resta importante ed imperante. La flessibilità senza contrappesi, in altre parole, non è sostenibile. Per questo nei paesi scandinavi hanno coniato un termine che rappresenta l’equilibrio ideale da inseguire: Flexecurity.
Ecco perché servono strumenti di gestione finanziaria automatizzata, che tengano conto della flessibilità di questi tempi. Sapere di poter reggere un piccolo mutuo che cambia rata anche mensilmente, o che si può sospendere per periodi di difficoltà, rappresenta un fattore importantissimo. Ancora più importanti sono i professionisti chiamati a realizzare e sviluppare strumenti di intelligenza artificiale. Strumenti che siano in grado di assistere le persone in questa gestione “automatica” delle loro finanze e dei loro risparmi.
Manager di finanza sostenibile
Analisi dei dati e gestione della sostenibilità saranno due capacità richiestissime nel mondo dei lavori futuri in campo finanziario. Uno dei trend più promettenti è il cambiamento sostenibile. Quale figura professionale incarnerà una guida per chi vuole rendere sostenibile il proprio business o passare ad energie pulite?
Si tratta di una professione che fa dell’informazione energetica ed economica due punti di forza. Non si tratta solo di sapere quali energie pulite adottare, ma anche quali risorse impiegare o ottenere dagli enti privati come banche o pubblici come i governi.
Analista di criptovalute
Ovviamente è difficile parlare di futuro della finanza senza considerare le criptovalute. Le grandi banche (e big di internet come Facebook) hanno iniziato a fare ricerche e test in questo campo promettente ma rischioso.
Il mondo delle criptovalute e le modalità di scambio sono ancora terreno minato per molti investitori. Per questo c’è necessità di figure professionali che abbiano skill sia nel mercato tradizionale che in quello delle criptovalute.
Figure di congiunzione in grado di semplificare e divulgare la conoscenza sul tema faranno parte dei lavori del futuro. Accanto a loro, ci saranno anche professionisti capaci di fare stime e previsioni sulle fluttuazioni delle croptovalute, in modo da orientare scelte più consapevoli da parte degli investitori.
Responsabile della Fiducia
Visti i catastrofici scandali che hanno coinvolto i giganti del web e i rimedi come la GDPR in corso d’opera, c’è grande attenzione al problema dell’uso dei dati.
Di recente alcune banche olandesi sono finite al centro delle critiche per aver utilizzato dati bancari allo scopo di inviare pubblicità mirate ai correntisti. Spese ospedaliere, farmaceutiche, in casinò o sexy club erano dati considerati molto personali, e adoperarli ha suscitato critiche di ogni sorta.
Mentre la finanza automatica può sfruttare i dati personali per aiutaree persone a gestire meglio i loro averi, costruire misure di trasparenza e protezione intorno ai dati rende più fluidi e sicuri i processi. Questo è ciò che un Responsabile della Fiducia dovrà fare: fornire chiarezza su come i dati finanziari vengono utilizzati.
Esperto trasversale di cybersicurezza
Assistiamo a sempre più forme di collaborazione trasversale tra aziende. L’esempio che riguarda banche tradizionali e compagnie fintech è significativo, ma non l’unico. Temi centrali come la cybersicurezza non possono essere assicurati in forma individuale, richiedono un approccio più ampio per contenere spese e sprechi. Contro gli attacchi informatici, un mondo interconnesso richiede forti collaborazioni.
Spazio dunque ad una figura professionale non solo capace di prevenire attacchi informatici, ma anche di dialogare con figure simili di altre aziende, per elaborare strategie comuni.
Lavori del futuro in sintesi
Aldilà di queste previsioni, il futuro della finanza resta poco chiaro, a parte il fatto di vedere un forte ricambio nelle capacità richieste ai lavori del futuro in questo campo.
C’è un “duello” interessante tra uomini e macchine, che si risolverà non in una vittoria per uno e una sconfitta per l’altro, ma in un rinnovato modo di lavorare in sinergia.