Ricordate Atlas, il robot antropomorfo creato dalla Boston Dynamics, già sviluppatori del mitico BigDog?
I continui miglioramenti cui viene costantemente sottoposto Atlas hanno prodotto versioni sempre più avanzate: l’androide ha iniziato lentamente a tenersi in equilibrio, poi a camminare, poi a saltare.
Oggi è in grado di usare l’intero corpo (braccia, gambe e torso) per effettuare una serie di manovre dinamiche molto avanzate. Oggi più che mai sbalordisce vedere una macchina muoversi in modo sempre più simile ad un essere umano ben allenato.
Più veloce
Gli ultimi miglioramenti nascono da nuove tecniche che hanno accelerato i processi di sviluppo.
Primo fra tutti un algoritmo di ottimizzazione in grado di trasformare la “descrizione” di una manovra (una sorta di spartito musicale) in azioni vere e proprie compiute da Atlas.
In secondo luogo, un nuovo modello predittivo che permette ad Atlas di collegare tra loro le varie azioni in un modo coerente e conservativo, come farebbe istintivamente una persona fisica.
Utilizzando questi nuovi approcci, la routine di Atlas è diventata più veloce che mai, permettendo una efficacia di manovra dell’80%.
Ogni 10 movimenti, in altri termini, Atlas ne sbaglia 2. Un giorno farà tutto perfettamente, e sarà allora che gli chiederò di fare il passo successivo: andare a buttare carta e cartone al mio posto.