La maggior parte dei robot sfrutta i più disparati metodi di locomozione: gambe, ruote, cingoli e chissà che altro. Alcuni dispositivi allo studio sfruttano attuatori ‘ad aria‘ per muoversi come stelle marine o ragni. Altri ancora si muovono come dei serpenti.
Il protagonista di questo articolo non fa niente di tutto ciò. Lui si muove piuttosto come un verme sottile. Un verme molto, molto sottile. Uno spaghetto: ma che dico, un filo robot.
A pensarci sembra davvero un po’ inquietante, ma vi assicuro due cose: prima, a vederlo è pure peggio (e lo vedrete, più giù c’è il video). Seconda, questo filo robot salverà molte vite umane.
Questo robot snodato è stato sviluppato da un team di ingegneri al MIT, Massachusetts Institute of Technology, per percorrere con agilità i nostri vasi sanguigni. Il dispositivo ultra sottile si fa strada ruotando, strisciando, ondeggiando ed allungandosi attraverso le vene.
Come è fatto
Il robot è a tutti gli effetti una piccola struttura metallica ricoperta di hydrogel. Può essere guidato verso la sua destinazione con l’uso di un magnete per cambiare direzione.
In teoria questa tecnologia può essere usata come nucleo intorno al quale costruire dispositivi medici in grado di attraversare le vene per effettuare diverse procedure mediche.
Le applicazioni sono tantissime: la principale e più utile sarà la pulizia delle arterie ostruite, e sarà possibile farla con un controllo mai così preciso prima d’ora.
Le attuali tecniche fanno spesso uso di guide passive che funzionano un po’ come il ‘filo a piombo’ dei muratori. Un metodo davvero incredibilmente arcaico, e può causare danni ai delicati vasi. Passando in modo così impreciso, l’attrito all’interno delle bene è praticamente certo, specie nei passaggi più ‘stretti’ o negli snodi.