La verde Irlanda si avvia a diventare ancora più verde: gli 84.431km quadrati del paese si preparano a diventare il terreno di una grande battaglia per il pianeta.
Gli irlandesi pianificano di piantare 440 milioni di alberi entro il 2040: il 70% saranno conifere, il resto a foglia larga. L’iniziativa è parte del più ampio progetto di diventare una nazione a impatto zero entro il 2050.
Alla riscossa
L’Irlanda ha la più piccola superficie forestale tra le nazioni europee (l’11%, contro una media che supera il 30%). Il progetto di piantare nuovi alberi incontra perciò grande consenso, anche se non mancano posizioni ancora diffidenti.
Nel giugno scorso il governo irlandese aveva annunciato il piano di forestazione per contrastare emissioni e cambiamenti climatici, ma non aveva ancora quantificato l’impegno: lo fa oggi, 4 settembre, con un’altra nota ufficiale.
“L’obiettivo è piantare un numero vicino a quello di 22 milioni di alberi all’anno, 440 milioni in totale” fa sapere il portavoce del dipartimento delle comunicazioni su ambiente e azioni climatiche.
Adunata generale
Non è, va detto, una impresa di poco conto: per realizzarla l’Irlanda ha bisogno di attività pubblica, certo, ma anche di proprietari terrieri privati disposti a piantare nuovi alberi nei loro spazi. E l’idea non è esattamente entusiasmante per loro: per questo il governo metterà in campo anche risorse ed iniziative per supportare anche l’attività di riforestazione privata.
Non è l’unico ostacolo: qualcuno è perfino contrario, anche se per motivi di metodo.
Per esempio Pádraic Fogarty dell’Irish Wildlife Trust, intervistato dall’Independent dice “le persone non sono adatte a piantare alberi, e gli alberi non amano essere piantati. Preferiscono piantati da soli”. Il governo, crede Fogarty, dovrebbe pagare i proprietari… per non far nulla, e lasciare semplicemente che la Natura faccia il suo corso, decidendo il modo migliore di crescere. Questo per evitare di abbattere ogni biodiversità con “monoforeste standard”.
Nobile intento, ma forse incompatibile con l’obiettivo finale. Le stime dicono che nel mondo servono più di 500 miliardi di nuovi alberi per contrastare i cambiamenti climatici. Forse non c’è più tempo per attendere che le cose facciano il loro corso, non finché ci siamo anche noi sul pianeta.
Piantare nuovi alberi non è un concetto astratto. Anche altri paesi hanno intrapreso questo percorso. Etiopia e Scozia hanno già iniziato, e attendono compagne di strada.