Anche i sassi ormai sanno che Virgin Galactic progetta di inviare i primi passeggeri spaziali entro il prossimko giugno.
C’è dell’altro, però: secondo un report della Commissione scambi e sicurezza, la società spaziale di Richard Branson sta progettando di fare un passo decisamente avanti rispetto al programma.
Branson ha avviato una campagna monstre di fundraising per raccogliere 800 milioni di dollari. E lo ha fatto assicurando che saranno usati per sviluppare una tratta in grado di inviare un velivolo nello spazio ogni 32 ore entro tre anni.
Al prezzo “conveniente” di 250.000 dollari per biglietto, Virgin Galactic è una seria competitor della Blue Origin di Jeff Bezos e della SpaceX di Elon Musk nel promettente mercato del turismo spaziale. (attualmente, invero, è Blue Origin la “compagnia spaziale low cost” con soli 200.000 dollari a biglietto).
VSS Unity, al secolo noto come SpaceShipTwo, offrirà nel corso del suo volo da 90 minuti una parentesi di assenza di gravità, stupende vedute della Terra. Della CURVATURA della Terra (se ci fosse ancora bisogno di sottolineare la parola “curvatura”) da un’altezza di circa 100 chilometri.
Secondo il report, tra 10 mesi prenderanno il via i primi 16 voli, che diventeranno 270 all’anno nel 2023, quando l’intera flotta di Virgin Galactic, 5 velivoli, sarà dispiegata.
Un viaggio ogni 32 ore. 1565 persone all’anno.
Nessun problema a riempire i posti vuoti: i viaggi prenotati dai turisti spaziali sono già 600 (ammesso che importi a qualcuno c’è anche il non-più-così-celebre attore Ashton Kutcher) e hanno permesso alla Virgin Galactic di accumulare depositi per 80 milioni di dollari.
Virgin Galactic stima che i guadagni dei voli spaziali partiranno dai 31 milioni del prossimo anno ai 570 del 2023.
Predico cautela
Le stime dei guadagni vanno tenute a debita distanza dalla realtà: dopo 15 anni di sviluppo il programma di Virgin Galactic ha già fallito qualche appuntamento, dunque predico cautela.
Nel 2014 SpaceShipTwo si schiantò in un volo di test, provocando la morte del copilota e conseguenze gravi anche per il pilota.
Le spese sembrano deficitarie rispetto ai competitor: le tre compagnie di Branson (Virgin Galactic, The Spaceship Company e Virgin Orbit) hanno speso in totale tra 1 miliardo e 1.3 miliardi di dollari. Per rendere l’idea, Jeff Bezos ha speso una cifra simile ogni anno.
Incognite
Branson e Jeff Bezos sono parte di un ristretto gruppo di leader che stanno spendendo miliardi nell’avventura del turismo spaziale, senza garanzie che questo porti un ritorno economico.
SpaceX ha un altro destino, essendo già in attivo grazie alla partnership con la NASA.