“La fine è vicina” è il tipico motto da menagramo che ricorre di tanto in tanto negli anni. Eppure ci sono alcuni eventi che potrebbero davvero cambiare faccia al pianeta.
Diconsi “scenari apocalittici” quegli eventi dai quali scaturiscono distruzioni totali o seri cambiamenti.
La parola “Apocalisse” deriva dalla parola greca che significa “rivelazione”. Col tempo è stata sempre più associata alla fine dei tempi per ogni civiltà.
Ecco alcuni scenari apocalittici per i quali i governi in giro per il mondo stanno preparando piani di emergenza.
Surriscaldamento globale fuori controllo
Alcuni stati hanno piani per fronteggiare i peggiori sviluppi possibili del Global warming. Per ovvi motivi, sono spesso le autorità di luoghi costieri o isole a predisporre misure di emergenza in caso di sollevamento del livello del mare ed altri scenari apocalittici legati a una temperatura impazzita.
Kiribati è una piccola isola in mezzo all’Oceano Pacifico. L’atollo si trova già quasi “a pelo d’acqua”, ed un qualsiasi sollevamento del livello Marino sommergerebbe del tutto.
I piani di Kiribati hanno punti piuttosto pragmatici, e comprendono l’acquisto di terreni dalle vicine isole Fiji per ricollocare i suoi 100.000 abitanti se le cose si mettono male.
Anche le Maldive sono in pericolo gravissimo. Alla vigilia della Conferenza dell’ONU sul clima, nel 2009, l’allora presidente delle Maldive Mohamed Nasheed organizzò un meeting per sottolineare il pericolo imminente e cercare soluzioni.
Caduta degli Stati Uniti d’America
Il collasso di una società sofisticata come quella degli USA avrebbe serissime conseguenze per il pianeta, e principalmente per i cittadini americani.
Una gravissima crisi economica, una carestia, una guerra civile, una pandemia o altre cause collaterali. Tutti sono tenuti in gran conto da diversi governi mondiali, e quello americano ha un piano di emergenza per ciascuno di questi scenari apocalittici.
In un suo libro del 2012, il senatore Jim DeMint ha scritto (probabilmente influenzato dal crollo ancora recente della Lehmann Brothers) “Siamo in serio pericolo e molto vicini al collasso economico. Questa non è una iperbole. Gli americani non sono mai stati così vicini a perdere tutti la libertà, la prosperità e le opportunità per le quali generazioni di soldati hanno combattuto e sono morti per decenni”.
Lo stato USA del Wyoming tentò di far passare, a febbraio di quell’anno, una legge-quadro per fronteggiare l’eventualità. Si chiamava proprio “Doomsday Bill”, e comprendeva piani da attuare in caso di crollo del Governo Federale.
Alla fine non fu approvata. La maggioranza ritenne contenesse elementi sovversivi nei confronti del Governo centrale, ma conteneva interessanti soluzioni. Dallo sviluppo di una moneta del Wyoming a quello di una catena del cibo e della produzione completamente autonoma.
Collasso della tecnologia
Un altro problema serio in un mondo moderno sarebbe un collasso tecnologico. Abbiamo una enorme dipendenza dai dispositivi elettronici in quasi tutti gli aspetti della nostra economia e della nostra quotidianità.
È un potenziale tallone d’Achille che ci espone a rischi enormi, da un attacco di cyber terrorismo ad una tempesta solare che azzera all’istante tutta la nostra elettronica.
Nel 2010 fu prodotto un piano per prevedere le conseguenze di tutti gli scenari apocalittici legati a questa evenienza. Conteneva risposte dettagliate ad un’ampia casistica: crollo della rete dei cellulari dovuto a un virus informatico globale, crollo della rete elettrica, crollo dei sistemi di controllo aereo e così via.
Impatto con un asteroide
La NASA e l’Ente Federale americano per la gestione delle emergenze (FEMA) hanno avviato una collaborazione con le agenzie spaziali di tutto il mondo per elaborare piani in caso di impatto sulla Terra di un asteroide di grandi dimensioni.
Con la collaborazione dell’ESA, Agenzia Spaziale Europea, e dell’International Asteroid Warning Network (IAWN) sono state effettuate anche simulazioni per valutare gli effetti di un evento del genere.
Lindley Johnson, del dipartimento Difesa Planetaria della NASA, ha diramato un comunicato stampa. Tra le altre cose diceva “Elaborare questi piani ci ha davvero aiutato a capire come i nostri colleghi del resto del mondo reagirebbero ad un evento così catastrofico, e come possiamo coordinare meglio gli sforzi per provare a gestirlo”.
Apocalisse Zombi
Poteva mancare? Che ci crediate o no, alcuni governi contemplano davvero tra i loro piani di emergenza quello per fronteggiare una cosa del genere.
Il Centro per il controllo delle epidemie negli USA ha anche postato consigli e tecniche di sopravvivenza per questa evenienza.
Si tratta di evidenti parossismi, ma modellare un piano su situazioni così paradossali è un formidabile banco di prova per concepire soluzioni ad emergenze più realistiche come ad esempio un uragano.
Leggere come sfuggire a un’orda di Zombi ci fornisce in realtà preziose informazioni sulla ricerca di un riparo, la conservazione di un cibo e la sicurezza in caso di disastri di ogni genere.
“Se sei preparato per un’apocalisse Zombi, puoi affrontare tutto,” sottolinea Dave Daigle, portavoce dell’ente americano che ha stilato il piano, che tra l’altro è scritto in modo molto gradevole non disdegnando umorismo.