Quante volte vi è capitato di sognare un bellissimo bacio e svegliarvi realizzando di aver limonato col cuscino? Ecco.
Con DreamWalker Microsoft sta cercando di trasformare il tragitto quotidiano verso il lavoro immergendo gli utenti in una realtà virtuale che si sostituisce a quella normale mentre camminano.
In un paper pubblicato di recente, i ricercatori Jackie Yang, Eyal Ofek, Andy Wilson e Christian Holz prevedono “un futuro in cui le persone trascorreranno molto più tempo nella realtà virtuale, anche durante i momenti in cui camminano tra luoghi nel mondo reale”. Per fare ciò, hanno creato un sistema VR che consente ai suoi utenti di camminare a piedi nel mondo reale mentre contemporaneamente si vedono passeggiare in un luogo virtuale a loro scelta.
Vai verso quell’anonima fermata del bus e al suo posto vedi un’oasi in un deserto. Al posto del tuo bar ci trovi quello di Moe, come nei Simpson. Quella statua di Garibaldi ha qualcosa di diverso… Ma si, è Batman! Un sogno lucido ad occhi aperti, insomma.
Come funziona Microsoft Dreamwalker?
Il sistema ha il proposito di mantenere gli utenti completamente immersi nel mondo virtuale nonostante gli ostacoli del mondo reale. Per fare ciò, l’AI del software trova un percorso nell’ambiente VR simile a quello che l’utente sta percorrendo nel mondo reale.
È progettato con un proprio sistema di tracciamento che utilizza posizioni GPS, tracciamento interno-esterno e sensori vari per guidare gli utenti a rimanere sulla strada giusta, aiutarli a evitare gli ostacoli e portarli a destinazione, il tutto mantenendoli immersi in modo virtuale dinamico che si adatta a quello reale.
Il test
Il team è in fase di sperimentazione ed ha testato il sistema su otto partecipanti cui è stato chiesto di attraversare il campus Microsoft lungo un percorso di 15 minuti mentre passeggiavano per Manhattan nel mondo della realtà virtuale.
Ovviamente, questo sistema VR ha molta strada da fare prima di vedere la luce.
Nella sua versione attuale, le scene VR in Microsoft DreamWalker non sono esattamente un’alternativa al mondo reale: sembra più di camminare attraverso le schermate di un videogioco come The Sims. Non è come nei film, gente. Almeno non ancora.
Senza contare le conseguenze sulla vita reale: un errore di calcolo del GPS ed ecco un utente sotto l’immancabile autotreno.