La celiachia è una malattia autoimmune ereditaria che provoca danni ai microvilli intestinali quando si consuma il glutine.
Non esiste una reale cura per la celiachia, una pillola per celiaci che faccia la magia. Tuttavia, i ricercatori della Northwestern University hanno in programma di cambiare lo stato di cose con un vaccino per la celiachia che “immunizza” il paziente.
Ci siamo molto vicini
Dopo la seconda fase dei test partiti ad agosto, i risultati continuano ad essere tra i migliori.
Come funziona il vaccino per la celiachia
Il nuovo approccio si basa su un’idea semplice: rendere il sistema immunitario tollerante al glutine. Per farlo, la glicoproteina gliadina, che fa parte del glutine, viene caricata in minuscole nanocapsule. Le nanodosi rilasciate nell’organismo stimolano lo sviluppo di una reazione autoimmune.
I test
Durante il test, i partecipanti hanno ricevuto due iniezioni di nanoparticelle. Sette giorni dopo aver ricevuto il vaccino per la celiachia, secondo trattamento, i ricercatori hanno testato la loro risposta al glutine. Durante i primi tre giorni, i partecipanti hanno ricevuto 12 g di glutine al giorno e per i successivi 11 giorni altri 6 grammi.
Secondo gli scienziati, i pazienti del gruppo trattato hanno tollerato molto meglio l’assunzione di glutine. La concentrazione di marcatori di infiammazione in essi era inferiore del 90% rispetto al gruppo di controllo. Sebbene solo 34 persone abbiano preso parte agli studi, il risultato dei test cui sono stati sottoposti è stato la prima prova dell’efficacia del trattamento nell’uomo.
Gli autori osservano che le nanocapsule possono anche essere usate per trattare altre malattie autoimmuni, tra cui allergie, diabete di tipo 1 e sclerosi multipla.
Dopo la terza fase degli studi clinici, la FDA può accelerare l’approvazione di questo trattamento con nanoparticelle che può “curare” il 90% delle persone con celiachia.
La società farmaceutica Takeda ha già ricevuto una licenza per la terapia avanzata.