Se un ragazzo degli anni ’80, un tizio entusiasta dei personal computer, intendo, fosse catapultato ai giorni nostri e mi vedesse scrivere questo post usando un phablet probabilmente penserebbe di trovarsi nel 3000.
Io stesso, perso tra i computer vintage (avrei detto “vecchia scuola”), sforzandomi di tornare indietro con la memoria, non avrei immaginato che a distanza di 30 anni e poco più l’informatica avrebbe raggiunto certi standard. Oddio, su alcune cose avrei puntato di più (tutti credevano all’auto volante in poco tempo, dai. E invece siamo appena all’alba dei drone-taxi). Ma sulle comunicazioni interpersonali la sola idea di avere un “Videotel” ci avrebbe fatto strippare.
Avevamo Hard Disk da 10 mega. Chi poteva permetterseli, intendo. Poi vennero i modem collegati con la cornetta del telefono (la loro prima apparizione fu in “Wargames”. Poi giù, tutto il resto. Ogni tecnologia attuale ci sarebbe sembrata “indistinguibile dalla magia,” per citare Arthur C. Clarke.
Ecco 5 computer vintage, informatica vecchia scuola che ci sembra lontana più di un secolo ma ci ha insegnato a guardare al futuro.
IBM Visual Commuter, il portatile da fitness
Ecco un mezzo economico per fare i bicipiti: il Visual Commuter è stato commercializzato come “portatile, compatibile IBM, potente, economico”. Pesava un’inezia: solo 16 chili. In compenso però il prezzo era parecchio abbordabile. 1995$ dell’epoca, che corrispondono a circa 5000 euro attuali.
Rilasciato nel 1983, quello che stiamo guardando qui è l’equivalente di vecchia scuola di un portatile moderno. Sebbene il suo schermo mostrasse solo 16 righe di testo (80 caratteri per riga) ha fatto da apripista a tutte le soluzioni successive. Se oggi possiamo gestire migliaia di righe di testo contemporaneamente è grazie a quella piccola e intelligente funzione di zoom.
Timex Sinclair 1000, molto più di un computer vintage: praticamente una calcolatrice.
Timex Sinclair 1000 è stato rilasciato nel 1982 quando i personal computer erano ancora una relativa novità.
Nonostante fosse giusto un pizzico limitat per gli standard odierni (la CPU da 3,25 MHz e 2 KB di memoria, ma espandibili a 64KB), era incredibilmente popolare per l’epoca. Furono vendute 600.000 unità di questa meraviglia. Per farci cosa? Oggi in 2KB riescono a piazzare anche del Machine Learning. All’epoca era tutto un “10 – print “pippo”. 20 – goto 10″.
C64: Non ce la faccio, troppi ricordi
Il Commodore 64, o computer C64, è il computer vintage del mio cuore. Un modello iconico del suo tempo. Era popolare in un momento in cui internet era poco più di un sogno (anche se era già nato, e a proposito: se non lo salviamo muore pure). Quello che vedete in foto è un modem, dico ai miei lettori più giovani.
Come riportato da CNN, il computer Commodore 64 ha reso popolare il personal computing in casa per milioni di utenti all’inizio e alla metà degli anni ’80. Le persone usavano i loro C64 per le funzioni d’ufficio, per la grafica (ah ah), per i giochi. Per tutti. Il computer aveva 64 kilobyte di memoria, che è un po’ meno della grandezza di questo post.
IBM Jr, il computer serio in versione light
In questi giorni vediamo molte versioni “leggere” di smartphone, computer e dispositivi. Dopo il successo del lancio del PC IBM, fate conto che l’azienda optò per questa versione più leggera. IBM PC Jr oggi si chiamerebbe “IBM Lite”.
Fu un tentativo, va detto, DISASTROSAMENTE FALLIMENTARE di sostituire i personal computer domestici della concorrenza, ormai affermati e popolari, come il C64 (sopra), l’ Apple II o l’ Atari 800. Il fatto che nessuno lo ricordi dice tutto, vi pare=
Atari 800XL: età della ragione, la stai raggiungendo male
C’era una volta in cui la Atari aveva il prestigio di Sony, Microsoft e Nintendo messe insieme quando si trattava di videogiochi. L’iconica società, fondata in California nel 1972, ha creato Pong e il 2600, due pilastri iconici del mondo dei primi videogame.
L’Atari 800XL (nella foto sopra) era la terza versione della linea di computer Atari a 8 bit che iniziò la produzione nel 1983. Il sistema includeva 64 KB di memoria, chip VLSI ed aveva un design più compatto rispetto ai modelli precedenti. Non fece faville.
Viste tutte queste cose mitiche? Immaginate adesso quanti ragazzi avranno passato ore, giorni, mesi su queste macchine che facevano il massimo per l’epoca. Quello era l’orizzonte. I computer vintage. Pensateci quando guardate il vostro smartphone da 300 euro e vi viene in mente di cambiarlo dopo 6 mesi.