Grazie al lavoro di un team scientifico di Singapore, un pezzo di pelle delle dimensioni di un pollice può essere stampato in meno di un minuto. Un passo rivoluzionario per un futuro senza test sugli animali per cosmetici e altri prodotti.
Sembra passato un secolo dalla prima pelle sintetica sviluppata al MIT di Boston, ma i cambiamenti da allora sono già radicali.
Oggi la pelle “coltivata e stampabile” a partire da cellule della pelle dei donatori e collagene “ha le stesse proprietà chimiche e biologiche della pelle umana,” dice John Koh, responsabile di laboratorio della start-up DeNova Sciences, che collabora su questa scoperta con la Nanyang Technological University di Singapore.
“Un’industria più consapevole e un pubblico più responsabile stanno premendo sempre di più per prodotti che non siano testati su animali”, ha detto Koh. “Per questo vogliamo dare una alternativa ai test senza usare né pelle animale né umana.”
Il team ha accelerato il processo di produzione utilizzando una stampante per realizzare strati di materiale biologico con motivi precisi che imitano la pelle umana. Ogni piccolo pezzo di pelle stampabile richiede meno di un minuto per essere ultimato, ed in effetti la qualità distintiva di questo progetto è proprio la rapidità.
Coltivare pelle umana stampabile
La miscela di cellule di un donatore e di collagene viene incubata per circa due settimane. Le cellule della pelle si moltiplicano e ottengono opacità, trasformandosi in una membrana biancastra.
La pelle così ottenuta può essere utilizzata per testare la tossicità o il potenziale di irritazione di una sostanza e le qualità irritanti dei principi attivi in prodotti come i cosmetici.
I prossimi passi
Il team di Koh ora è concentrato sullo sviluppo di pelle umana stampabile che abbia anche cellule di pigmento asiatico, così da testare gli effetti sbiancanti dei cosmetici e dei prodotti per la cura della pelle.