Dorian Gray di tutto il mondo, unitevi: la clinica del “sangue giovane” è tornata.
Ambrosia vende nuovamente plasma ricavato dal sangue giovane (di persone dai 16 ai 25 anni) per trasfusioni su soggetti sani che ritengono di ottenere benefici per la salute da questa pratica.
Per un periodo la società aveva abbracciato un nome differente (Ivy Plasma), ma è tornata sui suoi passi. Ambrosia project in effetti è più fico.
“I clienti amano davvero il nome e il marchio Ambrosia, per questo andiamo avanti così,” dice Jesse Karmazin, fondatore di Ambrosia e fermo sostenitore delle trasfusioni di sangue giovane.
Nome vecchio, business nuovo
Col ritorno al vecchio nome, Ambrosia ha deciso di innovare nel modello di business: prima la clinica effettuava direttamente trasfusioni nelle città americane di San Francisco e Tampa.
Oggi Ambrosia seguita ad effettuare trasfusioni nella sola San Francisco, ma spedisce un po’ ovunque il suo plasma direttamente ai medici che poi effettueranno la trasfusione, evitando ai clienti di volare fino in California.
“Recapitiamo in 12 ore il plasma ai medici, e forniamo loro istruzioni sulle trasfusioni,” dice Karmazin. “In questo modo il numero di pazienti trattabili è aumentato enormemente”.
Il ritorno alle origini di Ambrosia non è un fatto puramente affettivo, ma fa seguito a un comunicato in cui la FDA avvertiva che le trasfusioni di sangue giovane non avevano alcun beneficio per la salute. In parole povere? Per l’authority americana (e molti esperti) la pratica sarebbe una truffa pericolosa.
Chi sostiene il contrario attribuisce a questo costoso trattamento (8000 euro al litro) la capacità di fornire una maggiore giovinezza, una maggiore longevità, l’inversione della perdita di memoria ed altri prodigi.
Lo stesso Karmazin in una conferenza di due anni fa ha presentato la clinica dicendo “siamo una compagnia interessata a farvi tornare giovani”. Ecco il video (in inglese) :
Dato l’avvertimento della FDA, la clinica di Karmazin ha cambiato nome in Ivy Plasma, e ha iniziato a vendere plasma offrendo ai pazienti trattamenti “a loro rischio e pericolo”, così da tutelarsi legalmente da eventuali cause legali. Si tratta di vendere sangue o è una donazione dietro pagamento di soldi? Questioni di lana caprina, come quelle sul costo, che non cambiano la sostanza. Povera Avis.
Col ritorno al vecchio nome Ambrosia non elimina la pratica ma fornisce più dettagli sul trattamento.
“In tutti i test il nostro trattamento ha mostrato miglioramenti statisticamente rilevanti. Nello specifico, in biomarker legati a sindrome di Alzheimer, cancro, infiammazioni ed altro,” si legge nel sito ufficiale. “I pazienti hanno riportato benefici in memoria, agilità, qualità della pelle, sonno e altre aree”.
Quando gli è stato chiesto se le regole della FDA fossero diventate più indulgenti, Karmazin non ha mostrato particolari preoccupazioni su eventuali sanzioni per le affermazioni fatte sul suo sito web.
“Sono tranquillo, continueremo ad offrire ai pazienti questo tipo di trattamento”.