Amici dell’asteroide, ci risiamo: JF1, un oggetto celeste di dimensioni stimate come quelle della Grande Piramide di Giza potrebbe colpire la Terra il 6 maggio 2022, secondo un comunicato diffuso dalla NASA.
Rieccoci con l’allarme asteroide: nonostante ci sia attualmente una possibilità su 3.800 che ciò accada (a conti fatti e visti i precedenti non è poi così poco, anche se per la matematica è lo 0,026%), l’asteroide JF1 che può colpire la Terra incute comunque timore.
L’asteroide JF1, una piccola apocalisse
Lo scenario sarebbe devastante, come nei film apocalittici visti negli scorsi anni, o anche peggio: se l’asteroide “city-killer” cui hanno dato il nome di JF1 dovesse colpire la Terra, l’impatto sarebbe equivalente alla detonazione di 230 kilotoni di TNT. È una potenza 15 volte più grande di quella sprigionata dalla bomba atomica che ha colpito Hiroshima nel 1945. In quel caso, “soli” 15 kilotoni sono bastati a radere al suolo l’intera città giapponese.
Anche se l’asteroide dovesse evitare la civiltà e colpire “la parte più remota dell’Oceano Pacifico” (così recita il comunicato), l’impatto sarebbe comunque abbastanza potente da causare devastanti tsunami e un “inverno nucleare della durata di diversi anni”.
Gli scienziati stimano che il massiccio asteroide abbia circa 130 metri di diametro, e per questo dal 2009 (anno della sua scoperta) è costantemente monitorato dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA.
Rendiamo grazie a Sentry, “occhio spaziale”
La NASA JPL sta tenendo d’occhio l’asteroide gigante JF1 attraverso Sentry, “un sistema di monitoraggio delle collisioni altamente automatizzato”.
Sentry analizza continuamente il database di asteroidi più aggiornato possibile, monitorando le traiettorie di quelli che hanno maggiori possibilità di un impatto futuro con la Terra nei prossimi 100 anni.
L’asteroide JF1 in questo momento è il più indiziato, ma gli occhi aperti ci consentiranno di vedere con un po’ di anticipo (si spera, anche se ultimamente non va così) i pericoli.