È da quando ero piccolo che mi ritrovo davanti (in forma ipotetica e speranzosa) ologrammi di ogni sorta, manipolabili nell’aria come se fossero oggetti leggeri.
Oggi un team di ricercatori dell’Università del Sussex ha trovato il modo di creare ologrammi all’avanguardia che non solo puoi vedere ma anche ascoltare e persino toccare. La cosa più bella, poi, è che l’hanno fatta attingendo ad una tecnologia già esistente e “pronta”.
Un paper sulle scoperte scientifiche legate a questo nuovo dispositivo per ologrammi (chiamato MATD, Multimodal Acoustic Trap Display) è stato pubblicato l’altro ieri sulla rivista Nature.
Una gabbia di ultrasuoni da vedere…
Il dispositivo funziona utilizzando le onde ad ultrasuoni per intrappolare e spostare un piccolo pezzo di polistirolo largo due millimetri a mezz’aria. Il polistirolo funge da “pennello” che traccia la forma di un oggetto in tre dimensioni mentre tre luci LED diffondono su di lui le classiche combinazioni di colori rosso, verde e blu.
La velocità del “pennello” è tale che l’occhio umano vede solo ciò che disegna – una sorta di sequenza di fotogrammi che si muove rapidamente come i fogli di un bloc notes che scorrendo compongono una sequenza animata.
“Il nostro prototipo usa una particella colorata che può muoversi così velocemente nello spazio che ad occhio nudo si vede solo un’immagine in 3D sospesa a mezz’aria,” dice il ricercatore Ryuji Hirayama in un comunicato stampa.
…sentire e toccare
L’uso massivo di onde ad ultrasuoni consente al dispositivo di produrre in abbonamento agli ologrammi un rumore perfettamente udibile ed una sensazione/risposta fisica.
“Anche se non udibili per noi, gli ultrasuoni sono pur sempre onde meccaniche, e trasportano energia attraverso l’aria”, ha detto il ricercatore Diego Martinez Plasencia. “Il nostro prototipo dirige e focalizza questa energia, che può quindi stimolare le orecchie con l’audio o stimolare la pelle.”
Il Futuro degli ologrammi
I ricercatori immaginano che le versioni future del dispositivo faranno uso di più “pennelli” in minuscolo polistirolo per creare ologrammi ancora più dettagliati. E diversamente da molte tecnologie considerate all’avanguardia in questo campo, questa potrebbe non avere troppe difficoltà a fare il grande salto dal laboratorio agli scaffali dei negozi.
“Il MATD è stato creato utilizzando componenti a basso costo e disponibili in commercio,” dice il ricercatore Ryuji Hirayama in un comunicato stampa. “Crediamo che ci sia molto spazio per aumentarne la capacità e il potenziale”.