Quasi ogni grande azienda è stata prima o poi una grande startup. Siamo abituati a leggere fantastiche vicende di “self-made man” d’oltreoceano, che hanno cambiato grandi cose partendo dalla soluzione di piccoli problemi. La storia di oggi nasce in Italia.
Ivano Corsini è un imprenditore con più di 35 anni di esperienza: dirige diverse aziende nel settore meccanico e ha dato vita ad una startup del tutto innovativa, che ruota intorno ad una macchina proprietaria. 3D4Steel è la prima stampante 3D per specializzata nell’uso di un solo materiale: l’acciaio.
Come per altre invenzioni in altri campi, anche 3D4Steel è nata per risolvere sul campo tutta una serie di problemi di produttività, costo e sostenibilità.
Per creare componenti complessi non ottenibili in altro modo, 6 anni fa è nato il progetto che ha portato alla realizzazione di questa stampante speciale passando per ben 5 brevetti proprietari.
Come funziona 3D4Steel
Il fattore chiave della stampante 3D per acciai è nella presenza di una sola testa laser a 300W, che garantisce una densità strutturale superiore al 99%. Una vera e propria forgiatura laser, che permette (diversamente dai sistemi a due teste laser) di conservare la solidità e la qualità dei pezzi prodotti anche in prossimità delle giunzioni, preservando la velocità di stampa.
Il risultato è un avanzamento nell’intero processo produttivo, nei costi di produzione e nella sostenibilità ambientale:
In termini di velocità, la stampante 3D4Steel taglia di oltre due terzi la tempistica di produzione rispetto ai metodi tradizionali mentre relativamente ai costi il miglioramento è del 17%.
Sul piano della sostenibilità sono due gli aspetti peculiari della macchina: il primo, la versatilità. Davanti ad una compatibilità media di 15 tipologie, 3D4Steel permette di utilizzare tutte le oltre 150 tipologie di polveri d’acciaio disponibili sul mercato. Una sola macchina per un solo lavoro, e quasi zero sprechi: il sistema di filtraggio della stampante 3D italiana pemette di riciclare fino al 99% della polvere messa in circolo.
Per far in modo che per gli operatori non ci sia nessun tipo di rischio nel maneggiare i rifiuti della stampante, tutto il processo di smaltimento e cambio filtri è stato certificato, arrivando ad ottenere la classificazione di “rifiuto speciale non pericoloso”.
Dopo l’utilizzo nella stampante 3D per acciaio, il filtro esausto può quindi essere gettato direttamente nel contenitore dei metalli senza rischi, e con costi di gestione più bassi.
Ecco un video che mostra 3D4Steel, la stampante 3d acciao, in azione: