Sembrava un gioco da ragazzi combinare un fenomeno di massa come Pokémon Go con la popolarità del tema “crime”. Ed in effetti suona come l’uovo di Colombo, ma nessuno aveva mai fatto qualcosa di così spettacolare come Misadventure in Little Lon.
Questo gioco per cellulare in realtà aumentata (AR) basata sulla localizzazione chiede ai giocatori di aiutare a risolvere un “cold case”. Misadventure in Little Lon è la storia di un crimine irrisolto del secolo scorso. Il caso si risolverà (forse) camminando per le strade reali di Melbourne, in Australia, e parlando con personaggi virtuali.
La tecnologia AR è sempre più impressionante nel ricoprire il mondo reale di personaggi digitali. Che tu catturi Pokémon, lanci droidi di Star Wars o costruisca case a blocchi, prima o poi un gioco in realtà aumentata ti troverà e ti ghermirà. In sintesi: i videogiochi del futuro saranno reali ma con un ‘sussidio elettronico’. Comodo, specie quando si tratta di giochi di omicidi, un Watson serve sempre.
Little Lon: Storia, gioco, cultura, tecnologia
Misadventure in Little Lon applica questa tecnologia a una nuova impostazione intelligente: un tour storico a piedi e un mistero interattivo. Si parte dalla splendida Biblioteca di Stato di Melbourne: i giocatori vengono guidati tra edifici storici, angoli affollati e vicoli squallidi, dove intervistano una serie di personaggi ombrosi e cercano indizi.
Il gioco è il primo della serie True Crime Mysteries dello studio indipendente 10Tickles, diretto dal team di marito e moglie Andy Yong ed Emma Ramsay. La coppia è affascinata dai misteri e dalla storia che lega le persone ai luoghi, così ha deciso di costruire un’esperienza di realtà aumentata che ha attinto entrambe le cose.
Una storia vera
Misadventure in Little Lon si basa su un crimine nella vita reale che ebbe luogo nei vicoli intorno a Little Lonsdale Street (da cui il nome), intorno al 1910. Ernest Gunter fu ricoverato in ospedale e successivamente ucciso in quella che sembrò una rissa di strada, ma cosa accadde esattamente? Fu una vendetta? Un’esecuzione mafiosa? Tutto dipende da chi interroghi.
Se sei a Melbourne, il gioco si gioca meglio camminando fisicamente in città, parlando con personaggi virtuali agli angoli delle strade reali vicino a dove si sono svolti gli eventi.
È un modo fantastico per dare nuovi significati ai luoghi caratteristici di una città. Anziché limitarsi a far fluttuare i personaggi davanti alla videocamera indipendentemente da dove ti muovi (come accade in Pokémon Go) il gioco è abbastanza intelligente da tenere traccia di dove ti trovi in relazione a loro.
I personaggi rimarranno esattamente dove sono e la tua prospettiva cambierà come se si trovassero proprio lì.
Tuttavia, interagire con i personaggi è molto più che cercare di sbirciare il naso o camminare dietro di loro.
C’è un elenco di domande che puoi porre a ciascun personaggio, per cercare di ottenere maggiori informazioni da loro. Se il problema persiste, potresti dover fornire loro un articolo dal tuo inventario. Un po’ come nelle vecchie avventure interattive come “Broken Sword,” per intenderci. Il ragazzo delle notizie, ad esempio, non ti dirà nulla fino a quando non gli lancerai un soldo, e offrire l’accendino a un uomo che fuma aiuterà a fartelo amico.
Altre volte, devi cercare indizi allo stesso modo. In una delle fasi del gioco, per identificare la vittima dovrai camminare fisicamente nell’area con il telefono puntato a terra, alla ricerca del portafoglio perso.
L’attenzione per i dettagli storici
Non solo la storia è basata su un vero crimine, ma è progettata per abbinarsi strettamente con i luoghi del mondo reale in cui ogni evento è accaduto. L’artista Andy Yong ha modellato e animato i personaggi sulla base delle foto della vita reale, ove possibile, e il team ha lavorato a stretto contatto con gli storici locali per scoprire tutti i retroscena della. vicenda storica.
“Insieme abbiamo fatto molte ricerche sui luoghi, sullo sfondo dei testimoni coinvolti, sul rapporto della sala mortuaria e su molti articoli di giornale dell’epoca”, dice Emma Ramsey, designer e produttrice di Misadventure in Little Lon.
Il team ha persino lavorato con i discendenti diretti delle persone coinvolte. Maud Gunter, ad esempio, è la sorella del defunto. Una donna forte e intraprendente che diventa uno dei personaggi principali del gioco. Per avere una comprensione più completa di lei, il team ha consultato le sue nipoti, Jenny Samms e Gail McCormack.
“Avere il contributo della famiglia è stato sorprendente in termini di sviluppo narrativo per mostrare le molte facce di Maud”, dice Ramsey.
“Ha continuato a diventare una donna potente e influente a Little Lon, aveva forti legami con la comunità cinese, ha organizzato un cartello con gli altri proprietari di bordelli e ne ha gestito ben 27. Aveva sempre con sé un’arma e conosceva perfino le arti marziali.”
Misadventure in Little Lon: le prossime tappe
Tutto sommato, Misadventure in Little Lon è un uso fantastico e unico della realtà aumentata, e dimostra davvero quanto siano estese le potenzialità di questa tecnologia.
In quanto a 10Tickles, sta già pianificando una seconda storia per Melbourne nel 2020, basata su un altro crimine del 1890. Successivamente, il team spera di espandersi in altre città ricche di storia come Sydney, Londra e New York.