Facebook ha iniziato a dare ad alcuni utenti l’accesso alla sua esperienza desktop riprogettato. È meno ingombrante e utilizza icone più luminose. Annunciato già nell’aprile 2019, questo corposo cambiamento di interfaccia sarà diffuso a tutti gli utenti prima della primavera.
Attualmente capita solo a una “piccola percentuale” di persone che possono ottenere già questa nuova funzione. Al loro accesso su Facebook vedono un pop-up che li invita a testare il restyling di ciò che l’azienda chiama “Il nuovo Facebook”.
Se concordano, Facebook consentirà loro di impostare il sito Web con il nuovo look, nella sua versione con sfondo bianco e colori brillanti o (prima, marcata novità) nella modalità dark.
Facebook mai così in pericolo
Il restyling di Facebook arriva in un momento di grave difficoltà del colosso dei social network, che conta circa 2,5 miliardi di persone che usano il suo servizio ogni mese.
La società di Mark Zuckerberg sta cercando di superare le molte controversie sulla privacy e sui malesseri aziendali che deve affrontare.
Più le elezioni USA del 2020 entrano nel vivo, più i rischi aumentano. C’è forte preoccupazione che Facebook non sia ancora pronto a contenere una nuova, eventuale manipolazione degli utenti.
La diffusione di fake news è un fatto ormai scontato, ma altre accertate interferenze elettorali potrebbero portare il social a incalcolabili conseguenze legali (e potenzialmente letali).
Tutti contro Facebook
Subito dopo la presentazione della criptomoneta Libra, Facebook è diventato (almeno ufficiosamente) uno “Stato canaglia virtuale” per governanti e legislatori di mezzo mondo. Dopo una multa monstre di 5 miliardi, tanti altri organismi hanno sollevato la possibilità di multe per il comportamento scorretto dei dirigenti di Facebook, e qualcuno è arrivato a proporre di scorporare la società.
Un effetto domino senza precedenti
I primi colpi di questa guerra hanno provocato reazioni estreme nel mondo dei social. Il CEO di Twitter Jack Dorsey, ad esempio, sta correndo ai ripari predisponendo cambiamenti strutturali che rendano la sua piattaforma più decentrata (e con meno responsabilità in caso di illeciti).
La stessa Facebook è corsa ai ripari, riconoscendo degli errori con una massiccia campagna di informazione e promettendo di fare meglio. In sintesi ha scorporato (solo nell’immagine, temo) Facebook “azienda” da Facebook “app”.
Ha anche ridisegnato il suo logo, che è stato reso più evidente sulle sue altre app popolari: il servizio di messaggistica WhatsApp e il social network di condivisione di foto Instagram.
Anche il restyling rientra in un genere piano di “moral suasion” dell’azienda.
Restyling Facebook, manovra evasiva o trasformazione reale?
Facebook attualmente offre alle persone che accettano di utilizzare il suo sito Web riprogettato l’opzione per tornare al vecchio aspetto standard a cui sono abituati. I primi “pionieri” del nuovo look possono anche fornire il loro feedback, comunicando se alcune funzionalità sono malfunzionanti o dando consigli per migliorarle.
I primi annunci, nello scorso aprile, promettevano il completamento del restyling entro la fine del 2019, ma questo design richiedeva evidentemente ancora test. E poi la priorità è stata data alla versione mobile, che ha già subito un parziale redesign.