Nonostante la connotazione per lo più negativa del Dark Web, una nuova ricerca di PreciseSecurity ha rivelato che oltre il 30% dei nordamericani, un americano su tre, lo ha regolarmente utilizzato nel 2019.
L’anno scorso un numero crescente di persone ha iniziato a usare il Dark Web come mezzo per tenere nascosta la propria attività online ai governi e alle compagnie di telecomunicazioni.
Il Dark Web è costituito da siti Internet che non possono essere trovati attraverso i motori di ricerca tradizionali. Gli utenti devono invece fare affidamento su software specifici come il browser Tor, configurazioni speciali oautorizzazioni speciali per accedere a questi siti.
Il sondaggio di PreciseSecurity certifica anche che il Nord America è l’area leader nel mondo nell’uso quotidiano del Dark Web. Le scoperte dell’azienda hanno rivelato che il 26% degli utenti in Nord America ha ammesso di usarlo quotidianamente, mentre un altro 7% ha avuto accesso ad esso almeno una volta alla settimana.
Tutti vogliono andare sul Dark Web
Il Nord America è saldamente in testa, dicevo, ma devo dire anche che l’America Latina non è poi così indietro col suo secondo posto. Pensare che ben il 21% degli utenti dichiara di visitare il Dark Web ogni giorno (e il 13% ogni settimana) è sbalorditivo.
L’Europa, dal canto suo, si tiene aggrappata al podio: il suo terzo posto significa 17% dei cittadini che utilizzano quotidianamente il Dark Web e l’11% che indulge almeno una volta alla settimana.
Perché usarlo?
Il sondaggi ha indagato anche le motivazioni che spingono gli utenti a scegliere questi sentieri “oscuri”. Il motivo di gran lunga più comune è l’anonimato online. Quasi il 40% degli intervistati lo ha usato nell’ultimo anno per restare anonimo online. Il 26% ha dichiarato invece di averlo usato per recuperare contenuti non disponibili dal proprio paese (anche se sarebbe più facile usare una VPN, il che fa riflettere).
A che serve il Dark Web? Anche chi non ci va vorrebbe farlo
Degli intervistati che non usano Tor o non accedono all’internet “profondo”, quasi il 50% degli intervistati ha dichiarato di non averlo fatto perché non sa come, mentre il 45% ha dichiarato di non avere alcun motivo di farlo.
Di fatto, il Dark Web ospita un mercato nero fiorentissimo di ogni sorta: materiale speciale, pornografia e stupefacenti, ma anche (forse soprattutto) informazioni.
È un mare magnum molto più grande del web visibile (il cosiddetto “surface web”), ma proprio per questo può essere molto pericoloso.
A quanto pare l’essere umano subisce sempre il fascino di un “lato oscuro”, e il Dark Web non fa eccezione. Il prossimo futuro lo vedrà sempre più “integrato” nella filosofia dei cittadini.