Un elaboratore composto da filamenti di DNA sistemati in una provetta è in grado di eseguire calcoli sulla radice quadrata di numeri fino a 900.
Chunlei Guo, ricercatore dell’Università di Rochester nello stato di New York e i suoi colleghi hanno sviluppato un computer di DNA. Per essere più precisi: hanno sviluppato un computer che utilizza 32 filamenti di DNA per archiviare ed elaborare informazioni.
“E niente, sbalordisce anche così”.
Il computer di DNA può calcolare la radice quadrata dei numeri 1, 4, 9, 16, 25 e così via fino a 900.
L’elaboratore biologico realizzato dal team dell’Università di Rochester utilizza un processo noto come ibridazione, che si verifica quando due filamenti di DNA si uniscono per formare il DNA a doppio filamento.
Come funziona il computer di DNA
Quella relativa a un computer di DNA è una delle strade sulle quali si muove la ricerca. Mentre una branca dell’informatica si muove verso il quanting computing, ci sono gruppi di ricerca che puntano sul potere del codice genetico.
Nel caso specifico, per iniziare il team codifica un numero attraverso il DNA, usando una combinazione di dieci elementi costitutivi. Ogni combinazione rappresenta un numero diverso fino a 900 ed è collegata a un marcatore a fluorescenza.
Il team controlla quindi l’ibridazione in modo tale da modificare il segnale fluorescente complessivo in modo che corrisponda alla radice quadrata del numero originale. Il numero viene quindi essere dedotto dal colore.
Un futuro di informatica biologica
“Il computer biologico potrebbe aiutare a sviluppare circuiti di elaborazione ancora più strutturati,” afferma Guo. “L’elaborazione del DNA è ancora agli inizi, ma è molto promettente per la risoluzione di problemi che sono troppo difficili o addirittura impossibili da gestire dagli attuali computer a base di silicio”.
Guo ritiene che i computer biologici potranno un giorno non lontano sostituire i computer tradizionali con calcoli complessi.
Ecco i dettagli dello studio appena pubblicato dal team di ricerca.