Il Minor Planet Center ha annunciato che la Terra ora ha due lune. Ma non preoccupatevi di correre fuori per controllare: non la vedrete facilmente, questo secondo satellite è piccolo e temporaneo.
Il nuovo arrivato intorno alla Terra, chiamato 2020 CD3, misura tra 1,9 e 3,5 metri di diametro. Per usare un eufemismo, direi che fa molto meno paura di altre cose. La nostra seconda luna è grande come un’auto, e ovviamente impallidisce rispetto al massiccio diametro della nostra “prima” luna principale di 3.474 km. Questo perché è poco più di un asteroide che vagava troppo vicino ed è stato attratto dal campo gravitazionale della Terra.
La scoperta è stata fatta il 15 febbraio dagli astronomi statunitensi Theodore Pruyne e Kacper Wierzchos, usando il telescopio all’Osservatorio Mount Lemmon.
Le osservazioni di follow-up hanno permesso agli astronomi di rintracciare la sua orbita e hanno calcolato che questa piccola seconda luna orbita attorno alla Terra da circa tre anni.
Non è la prima volta
Questa è solo la seconda mini luna confermata che abbiamo visto catturare dalla Terra. Il primo era un oggetto noto come RH120 del 2006, che ci circondava alcune volte tra settembre 2006 e giugno 2007 prima di essere espulso.
Altre “lune reclamate” sono più comuni, ma questi quasi-satelliti orbitano tecnicamente attorno al Sole: si limitano a condividere semplicemente lo stesso percorso della Terra.
Ad esempio 2016 HO3, scoperto alcuni anni fa dietro la Terra ad una distanza 13,6 volte maggiore di quella dalla Luna. Lo ha fatto per quasi 100 anni e dovrebbe seguirci per altre centinaia a venire.
Seconda luna, durerà poco
La minuscola seconda luna 2020 CD3 ci accompagnerà per poco. Certo, ora è legato gravitazionalmente alla Terra, ma è soggetto a spinte gravitazionali anche dalla “prima” Luna e persino dal Sole, che presto faranno uscire la piccola roccia dalla nostra orbita per spostarsi di nuovo nello spazio. Alcune stime affermano che potrebbe accadere già nel prossimo aprile 2020.