L’associazione ambientalista scrive una lettera piena di proposte al presidente dell’ANCI e sindaco di Bari Antonio De Caro. Un pacchetto per cambiare il volto delle città con un particolare accento alla mobilità urbana.
“La ripartenza ha bisogno di soluzioni green innovative e coraggiose per la mobilità, non restituiteci le vecchie città”. Questo è uno degli incipit con i quali Legambiente apre la sua lettera ai sindaci italiani. Un messaggio completo e pieno di proposte concrete per adottare, complice la situazione di lockdown, cambiamenti positivi in vista della ripartenza di trasporti ed economia.
“Per superare l’emergenza coronavirus e per far ripartire le città italiane servono risposte e soluzioni eccezionali. Per questo, cari Sindaci, non vi limitate all’ordinario, non restituiteci le vecchie città. Il vostro mestiere richiede visione di futuro, soluzioni inedite, capacità di guidare la comunità verso frontiere nuove. E oggi che tutti abbiamo sperimentato una condizione eccezionale, non c’è momento migliore per osare lo straordinario. Insieme ce la possiamo fare”.
La proposta, coraggiosa, punta a invertire una tendenza che appare difficile da invertire: quella alla diffidenza nei confronti dei mezzi pubblici, che per un po’ saranno considerati prima ed unica opzione solo da chi non avrà alternativa, dato l’affollamento. A meno che non si intervenga introducendo o potenziando iniziative presenti oggi in misura minore su quasi tutto il territorio italiano. E poi l’accelerazione nella transizione all’elettrico, l’incentivo allo smart working ed altro. Misure attuabili anche rapidamente, con risorse relativamente contenute e alcune già disponibili. L’importante è avere un piano ed una direzione.
Le nostre città possono essere un fantastico banco di prova per dimostrare che si può cambiare il mondo in meglio, sperimentando le vie green verso nuovi modelli di sviluppo.
Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente
Ecco in sintesi le 5 proposte che Legambiente ha presentato ai sindaci italiani:
Sicurezza sui mezzi pubblici
Programmazione attenta delle corse, garanzia delle distanze di sicurezza e monitoraggio attento di mezzi e stazioni. Introduzione di tornelli per contingentare gli ingressi e sanitizzazione quotidiana. Obbligo di mascherine.
Città più ciclabili
Percorsi ciclabili temporanei sfruttando le strade ora vuote lungo le tratte più frequentate. L’obiettivo è trasformarle nei mesi successivi in vere ciclabili, sfruttando leggi e fondi già esistenti. Reti ciclabili fatte bene, magari copiando format riusciti come quello della Bicipolitana di Pesaro.
Rafforzamento della sharing mobility
Largo ai mezzi in sharing, alternativi ai mezzi pubblici (per chi non vorrà usarli) e alle auto private. Auto (elettriche), bici, e-bike, monopattini e scooter elettrici. Offrire mobilità sostenibile e a buon mercato ai cittadini italiani, anche con accordi tra i comuni e le imprese del settore.
Favorire rottamazioni di auto e passaggio a mobilità sostenibile
Qui ci sono i fondi già previsti dal decreto Clima. 75 milioni per il 2020, 180 per le annualità successive. 1.500 euro alle famiglie che rottamano una vecchia auto (Euro3 o più inquinante) o 500 euro per un vecchio ciclomotore. per acquistare abbonamenti, e-bike e sharing mobility.
Più smart working
Spingere sul lavoro agile per riorganizzare l’amministrazione pubblica e le attività che lo scelgono. Premiare con vantaggi fiscali sia le aziende che i lavoratori che puntano su soluzioni innovative di smart working e mobility management di comunità.