Su vari blog di tecnologia ho letto un bel po’ di eccitazione per questi droni antincendio utilizzati pionieristicamente in Cina.
Ci rifletto su. Il test mostrato nel video qui sotto mostra il drone pompiere mentre estingue il materiale infiammabile sospeso all’esterno dell’edificio su un’impalcatura.
Come ha origine un vero incendio in un condominio?
Uno scenario plausibile: una presa multipla sovraccarica o un apparecchio difettoso producono una scintilla. La scintilla si diffonde sul tappeto, sui mobili, sulle tende. Ora abbiamo tanti mobili in plastica e contenenti schiuma nelle nostre case, per questo gli incendi si propagano molto, molto velocemente.
Gli incendi come questi devono essere combattuti dall’interno, motivo per cui gli edifici alti hanno collegamenti idrici al loro interno. Servono anche uomini e donne all’interno dell’edificio per andare di porta in porta, di tanto in tanto abbattendole per salvare i residenti. E ci vogliono anche vigili del fuoco in cima all’edificio.
Il drone pompiere non può ancora fare nessuna di queste cose.
Potrebbe, tuttavia, essere di grande aiuto nella correzione di quello che può essere chiamato solo un grave difetto architettonico (e tristemente comune): l’uso di rivestimenti infiammabili.
Con edifici bassi in mattoni e pietra, il fuoco non si diffonde all’esterno, poiché quei materiali non bruciano. Il fuoco si diffonde dall’interno dell’edificio, andando da un appartamento all’altro, consumando i telai delle porte in legno e i mobili pieni di plastica.
Ma i grattacieli in acciaio sono una storia diversa. Queste strutture vengono rivestite, teoricamente utilizzando rivestimenti di zinco resistente al fuoco presenti sul mercato.
Avendo i grattacieli molta superficie presentano alti costi di rivestimento. Per questo alcuni architetti, ditte di costruzione o proprietari di immobili ripiegano su pannelli di rivestimento in alluminio, che costano molto meno. Questi pannelli in alluminio contengono uno strato isolante in polietilene. In un incendio, l’alluminio può sciogliersi e, una volta che il fuoco colpisce lo strato di polietilene, il pannello viene messo fuori gioco. Il fuoco può diffondersi da un pannello all’altro, all’esterno dell’edificio.
Questa scelta ha dimostrato di produrre risultati disastrosi.
Ricordate il disastro della Grenfell Tower di Londra? Persero la vita anche due italiani: Gloria Trevisan e Marco Gottardi. I costruttori avevano approvato un rivestimento di zinco resistente al fuoco. Tuttavia, per ridurre i costi, ciò che era stato specificato nel contratto di ristrutturazione era “un rivestimento in alluminio più economico con un nucleo in polietilene” per “risparmiare” 293.368 sterline (circa 360.000 euro ai tassi di cambio del 2017).
Ecco un’immagine che mostra tutto il risparmio derivato da quella scelta.
72 morti. Il fuoco era incredibilmente difficile da combattere. Come riportato dalla BBC, “Gli esperti di sicurezza antincendio affermano che il rivestimento utilizzato sulla Grenfell Tower è la probabile ragione per cui l’incendio si è diffuso così rapidamente rendendo impossibile il contenimento dell’incendio piano per piano”.
Un paio di mesi dopo, il grattacielo di Dubai, crudelmente chiamato Torch Tower, prese fuoco (per la seconda volta). Le cause? Assolutamente simili.
In sintesi: il rivestimento dall’aspetto così moderno, economico e comune a molti grattacieli di mezzo mondo brucia come l’inferno e non si riesce a controllare.
A questo serve un drone pompiere
Quindi direi che quel drone pompiere potrebbe essere di grande utilità in casi come questi, lavorando in sinergia con i vigili del fuoco. In attesa che i droni (oltre alle altre cose) possano fare anche questo da soli, salvando sia le vite degli occupanti che dei soccorritori.