Secondo un nuovo studio, in assenza di un vaccino per il Covid-19 potrebbero essere necessarie misure di allontanamento sociale fino alla metà del 2021.
Un approccio cauto e misurato nell’allentare le restrizioni (conservando il distanziamento sociale per più tempo possibile) proteggerà i membri più vulnerabili della società e sosterrà il servizio sanitario.
I ricercatori hanno utilizzato un modello matematico dettagliato. Un modello calibrato sui dati di diffusione dei casi per età, nonché sul numero variabile di persone ricoverate in ospedale e decedute a causa della malattia. Lo scopo? Prevedere sia l’impatto a breve che a lungo termine del Covid-19 in corso di allentamento delle misure.
Per i ricercatori un significativo rilassamento delle misure di allontanamento sociale potrebbe portare a una rapidissima ripresa dell’epidemia da coronavirus.
Una seconda ondata epidemica considerevole che potrebbe sopraffare il sistema sanitario. In tutte le strategie considerate si evidenzia una forte ripresa della domanda di risorse di terapia intensiva nel corso della pandemia.
Cosa funzionerebbe?
La reintroduzione e il rilascio di misure rigorose su base regionale, basate sui ricoveri in terapia intensiva, si traducono in una lunga coda epidemica, fino alla seconda metà del 2021, ma garantisce la protezione degli operatori dei servizi sanitari.
Per lo studio, i ricercatori hanno simulato una selezione di scenari per valutare gli effetti di diversi approcci di allentamento delle misure di allontanamento sociale a partire da maggio 2020.
Le future strategie
Tra gli scenari sono stati valutati:
- L’impatto della riduzione dell’aderenza alle regole di blocco;
- La protezione continua delle fasce di età più avanzata mentre si allentano le misure per i membri più giovani della popolazione;
- Una applicazione “intermittente” di rigorose misure di distanziamento sociale utilizzando parametri regionali basati sul numero di ricoveri in terapia intensiva in relazione alle capacità degli ospedali.
“Il nostro modello mostra che un significativo rilassamento delle misure di distanziamento sociale produrrebbe una rapida ripresa del Covid-19. Una seconda ondata porterebbe al collasso del servizio sanitario”. A dirlo è Matt Keeling, professore all’Università di Warwick e direttore dell’Istituto Zeeman per biologia dei sistemi e ricerca epidemiologica sulle malattie infettive.
Calma e sangue freddo
“Per prevenire questa seconda ondata abbiamo bisogno di strategie intelligenti. Scenari in cui le misure di distanziamento sociale siano allentate lentamente e gradualmente. Attraverso l’intera popolazione o puntando a diverse regioni o fasce di età. In definitiva, lo scenario che riduce al minimo i decessi per COVID-19 richiede un allontanamento sociale a lungo termine fino allo sviluppo di una cura o di un vaccino. “
Michael Tildesley, suo collega all’Università di Warwick, è concorde. “Lavoriamo tutto il giorno per capire i complessi schemi di diffusione e trovare modi in cui la vita può fare un passo verso la normalità senza mettere in pericolo le vite”.