Ecco un esempio di previdenza! In risposta al recente rilascio da parte della Marina degli Stati Uniti delle riprese di UFO, il governo del Giappone si sta ora preparando. A fare cosa? A gestire un incontro di questo tipo.
Il ministero della Difesa giapponese afferma che i suoi piloti non hanno mai incontrato un oggetto volante non identificato, riferisce il Japan Times, ma le autorità vogliono essere preparate se dovesse accadere in futuro. E i nuovi protocolli orientati all’identificazione dei droni militari potrebbero anche servire da guida per il primo contatto con ipotetici alieni.
Oggetti volanti identificati
In questo momento, ogni volta che un eventuale aereo sconosciuto entra nello spazio aereo giapponese, vengono inviati immediatamente dei caccia per identificare da dove proviene “l’allarme ufo”. Se necessario, la procedura prevede di costringerlo ad atterrare sparando colpi di avvertimento.
Ma poiché i leader militari non sanno se ciò funzionerebbe su un UFO o anche se sarebbe rilevabile da terra una tecnologia ufo, potrebbero rivelarsi necessarie nuove linee guida per eventuali “contatti alieni”.
“Ad essere onesti, non credo negli UFO”, ha detto il ministro della Difesa Taro Kono. “Ma poiché il Dipartimento della Difesa USA ha pubblicato un video di questo tipo, mi piacerebbe conoscere il loro approccio alla circostanza di un contatto ufo, o di più contatti ufo”.
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha rilasciato due video girati nel 2004 e nel 2015. Alcuni mostrano un oggetto volante ellittico con velocità e manovrabilità senza precedenti. Mi sono occupato della disclosure già nel dicembre 2019.
Approccio pragmatico
I nuovi protocolli sui contatti ufo si basano su uno scenario parecchio preciso. Lo scenario in cui un pilota, durante una missione di addestramento o di sorveglianza, incontra in volo un oggetto volante non identificato. Un contatto con alieni “sul terreno” rappresenterebbe una fase successiva, la cui normazione ancora sfugge alla conoscenza dei profani cittadini. Certo, sappiamo dal Dipartimento USA alla difesa che programmi del genere vengono redatti. In America, ad esempio, un programma sui contatti extraterrestri è stato attivato dal 2007 al 2012, fonti dirette.
Giappone alieni: un binomio eterno
Da piccoli tutti siamo stati abituati a considerarlo un fattore inscindibile: visioni di ufo che intendono invadere il Giappone praticamente in tutti i cartoni animati dei robottoni anni ’70. Eppure nel Sol Levante sono abituati a prendere tutto sul serio, e con scrupolo. Fanno bene. Una fonte dell’Aeronautica giapponese riferisce al Japan Times: “Se si incontrerà un UFO sui cieli del Giappone, l’addestramento verrà immediatamente cancellato. Cercheremo di identificarlo a distanza di sicurezza. Nel caso, anche di segnalarlo al Centro di direzione della difesa aerea per gli ordini.”