La musica generata dall’intelligenza artificiale è una cosa peculiare a cui pensare per due ragioni: primo, è un nuovo campo affascinante. Secondo, non sappiamo davvero dove stia andando ed è curioso capire se avrà sbocchi commerciali. Per me si, e oggi ne ho una prova in più.
OpenAI ha rivelato nuovi orizzonti creando un “jukebox del futuro” in grado di produrre canzoni di ogni genere, (canto compreso) che mimano lo stile degli artisti. L’intelligenza artificiale ha già prodotto “nuove uscite” di Pink Floyd, Ella Fitzgerald, 2Pac, Frank Sinatra, Katy Perry, Elvis Presley e altri.
L’AI ora canta serio
I risultati sono piuttosto convincenti: certo, in qualche caso i brani sembrano versioni cantate dai nostri artisti preferiti ubriachi al karaoke.
Jukebox, il nuovo sistema di generazione musicale dell’organizzazione, è stato annunciato e dettagliato in un post sul blog ufficiale. Secondo il sito, Jukebox è “una rete neurale che genera musica, incluso il canto rudimentale, come audio grezzo in una varietà di generi e stili di artisti”. Sul sito c’è anche uno strumento per esplorare i campioni generati. Ci sono dentro brani totalmente nuovi e altri “rivisitati” dall’intelligenza artificiale, come questo classico di Rick Astley stravolto un bel po’:
Il jukebox del futuro comprime la musica in codici
La scienza dietro l’AI Jukebox è davvero interessante. Per renderlo possibile, il team di sviluppo ha utilizzato audio non elaborato per addestrare il modello, che ha restituito altro audio non elaborato. Successivamente, hanno puntato a generare nuovo audio a partire da un codice compresso poi ritrasformato in audio non elaborato. In questo modo, la rete neurale ha generato canzoni che non esistevano prima.
Dando a Jukebox genere, artista e testi come input, l’AI produce un nuovo campione musicale da zero. Da Jukebox Sample Explorer, puoi esplorare già quasi 8000 tracce generate da numerosi artisti, complete di voci strumentali e voci con testi.
I prossimi passi
Il team sta continuando a lavorare per generare campioni audio a partire da diversi tipi di informazioni, come file MIDI. In questo modo, pensano che saranno in grado di dare ai musicisti un maggiore controllo sui brani generati. E quando tutto manca, potranno comunque far suonare questi brani dal vivo, con un direttore d’orchestra robot.
Un artista potrebbe “brevettare” un suo stile, e sfidare il tempo e l’ispirazione facendo in modo che l’intelligenza artificiale sforni sempre nuovi brani. Un po’ come per le versioni digitali degli attori, una AI ispirata ad un artista potrebbe continuare a lanciare nuovi brani ben oltre la morte fisica del suo “ispiratore”.