Dal mese di luglio la homepage di MSN non presenterà più le notizie prodotte dalla società PA Media. Dozzine di giornalisti hanno perso il posto. Microsoft licenzia e li sostituisce con un software di intelligenza artificiale.
Al personale che gestisce le home page delle notizie sul sito Web MSN di Microsoft è stato detto che non sarà più necessario. “Il bot può fare lo stesso lavoro”. Microsoft ha deciso di smettere di impiegare gli umani per selezionare, modificare e curare gli articoli di notizie sulle sue home page.
Ai 27 dipendenti è stato detto che la decisione è stata presa nell’ambito di un piano di spostamento globale verso aggiornamenti automatici per le notizie. Nessuna attinenza con la pandemia di coronavirus, come qualcuno aveva ipotizzato.
Un membro dello staff che ha perso il posto dichiara: “Passo tutto il mio tempo a leggere come l’automazione e l’intelligenza artificiale stanno per prendere tutti i nostri lavori, ed eccomi qui. l’AI mi ha tolto davvero il posto”. L’azienda dovrà ora procedere ad ulteriori tagli per compensare i danni della perdita di questa partnership.
Uomo contro macchina
Il team non produceva notizie originali ma si occupava di esercitare il controllo editoriale, selezionando le storie prodotte da altre fonti e modificando i contenuti e i titoli per adattarli al formato. Gli articoli venivano poi ospitati sul sito di Microsoft, dividendo le entrate pubblicitarie con gli editori originali.
La cura manuale delle notizie assicurava che i titoli fossero chiari e appropriati, incoraggiando lo scambio di opinioni, evitando fake news e garantendo visibilità anche alle piccole testate.
Alcuni dei giornalisti licenziati avevano una lunga esperienza nel settore, e ora dovranno cercarsi lavoro altrove in un periodo di forte contrazione dell’intero settore.
Un portavoce di Microsoft ha dichiarato: “Come tutte le aziende, amministriamo la nostra attività: questo può comportare maggiori investimenti in alcuni settori e, di volta in volta, reimplementazione in altri.”
Non solo Microsoft licenzia
Molte aziende tecnologiche stanno sperimentando usi per l’Intelligenza Artificiale nel giornalismo, con player del calibro di Reuters che sperimentano addirittura interi notiziari composti ed anche annunciati con la tecnologia deepfake.
Il rischio (ma mi sembra una questione di “quando”, più che di “se”) è che altre aziende nel mondo prendano spunto.