Stiamo già per superare il primo ventennio del 21 ° secolo. Quasi ogni giorno ci imbattiamo in nuove tecnologie: macchine volanti, robot che fanno acrobazie migliori rispetto agli umani, AI in grado di riconoscere persone in una folla. Da brividi, nevvero?
Eppure in qualche modo queste tecnologie moderne erano già nei nostri occhi. Molte di loro facevano capolino in film e libri visti negli ultimi decenni.
Ecco 5 tecnologie moderne che, anche quando (o SE) diventeranno di massa, saranno per noi già familiari da tempo.
Hoverboard
Gli aeroplani hanno soddisfatto le nostre esigenze in mille modi, e fungono da rapido modo di trasporto. Ma a noi non basta, giusto? Per questo nei film, abbiamo visto voli umani: dai più “ingenui” come Superman o Mary Poppins (1964) a quelli articolati.
Il più vicino alla realtà di oggi è Goblin, il villain del primo Spiderman, che volava su una sorta di veicolo motorizzato. L’hoverboard di Franky Zapata è praticamente identico. Con questo veicolo, Zapata è stato in grado di attraversare il Canale della Manica in 22 minuti, navigando a una velocità di 177Km orari.
Interfaccia cervello-computer
Per secoli abbiamo fatto sforzi per sapere cosa succede all’interno del cervello umano, l’organo considerato il più complesso del nostro corpo. Mentre i primi sforzi si sono concentrati sui sistemi EEG che analizzano l’attività cerebrale, le moderne applicazioni interfaccia cervello-computer includono oggi una tecnologia controllata dalla mente e domani (forse) il trasferimento della coscienza umana su un computer.
Nei film, c’è l’esempio sempre popolare di Cerebro della serie X-Men. È usato dal Professor X per moltiplicare i suoi poteri di telepatia e guardare nella mente degli altri. Il film di fantascienza tedesco Metropolis (1927) di Fritz Lang è una delle più antiche rappresentazioni del trasferimento della coscienza umana. Nel film, la personalità di una donna di nome Maria viene trasferita in un robot umanoide che continua a compiere azioni malvagie. A più di 90 anni di distanza è un’impresa ancora lontana per gli scienziati. Tuttavia, abbiamo tecnologie come i droni controllati dalla mente sviluppati dai ricercatori dell’Arizona State University. Una startup chiamata NextMind lavora a una tecnologia indossabile controllata dal cervello che può analizzare i segnali cerebrali in tempo reale. E poi i giganti della tecnologia: Facebook con i suoi CTRL Labs ed Elon Musk con Neuralink investono i loro soldi in progetti del genere.
Cyborg
Parlare di Cyborg mi fa venire subito in mente RoboCop (1987). Ma si può andare ancora a ritroso, nel 1958: Il colosso di New York è tra le prime raffigurazioni di Cyborg. Nel film un padre scienziato trasforma suo figlio morto in un Cyborg. Nella vita reale, Neil Harbisson, con sede a New York, è il primo Cyborg legalmente riconosciuto sul pianeta. Harbisson non aveva una percezione dei colori fin dall’infanzia. Nel 2004, ha fissato permanentemente alla sua testa una antenna che converte i colori in vibrazioni udibili.
Robot
I robot come quelli di Boston Dynamics ci lasciano sbalorditi. Il robot umanoide Sophia è il primo robot legalmente riconosciuto al mondo cui sia stata conferita una cittadinanza (Saudita). Tuttavia, il mondo della fantascienza ci ha mostrato i robot ancora prima che fosse coniato il termine “robot”. A Clever Dummy (1917) e The Master Mystery (1919). A proposito di origini, la parola deriva da Roboti (significa lavoro) è chiamato robot in inglese ed è derivato dalla parola “rab”, che significa “schiavo”. E pensare che oggi gli schiavi sono tutti umani.
Stampanti 3D
La stampa 3D è una meraviglia tecnologica che ha preso piede negli ultimi anni. Puoi stampare qualsiasi cosa, da semplici miniature, strumenti di riparazione, arti protesici e persino un’intera casa. Molti di noi hanno “assaggiato” queste tecnologie moderne fin dagli anni 60, con i Jetsons e soprattutto col “replicatore” di Star Trek. Nella vita reale, il merito di aver creato la prima stampante 3D commerciale va all’inventore americano Charles Hull (1986). Tuttavia, il concetto di stampa 3D è emerso per la prima volta negli anni ’70. La stampante 3D di Hull si basava sulla stereolitografia (SLA) in cui le strutture 3D venivano create strato per strato. È interessante notare che la tecnologia SLA è utilizzata anche nelle moderne stampanti 3D.
In sintesi: Queste tecnologie moderne sono state rappresentate nella finzione in un modo o nell’altro, spingendo in avanti l’immaginazione verso la realtà.