Il materiale per eccellenza, che ha fatto la storia per generazioni e generazioni. Gloria effimera per chi lo ha (in parte) sostituito: il disastro della plastica è sotto gli occhi di tutti, e la precipitosa, mai troppo, marcia indietro ci mostra un quadro di desolante inquinamento. Altra storia per il legno, che nel nostro paese mette in fila record su record e si candida a costituire la spina dorsale di moltissimi settori. Nel rilancio che va inseguito e centrato da qui ai prossimi decenni il legno può essere protagonista, anche nelle sue versioni più tecnologiche che gli consentono di gareggiare con l’acciaio, o di mostrare appeal tecnologico con inedite trasparenze. Ecco tutte le cifre di un sistema che definire virtuoso è poco.
La versatilità del legno è materia per archeologi, non per futurologi: da sempre ci accompagna nella vita di tutti i giorni assumendo forme e funzioni praticamente infinite. Dalle montature degli occhiali ai mobili di design, passando per le cassette dell’ortofrutta e finanche le carte di credito (l’iniziativa tra il simbolico ed il commerciale viene da un colosso del settore). Il legno ed il “rilegno” sono attrezzati per vivere molte vite, e molto lunghe. Due soli ingredienti per questa ricetta magica: riciclo e riuso.
Un viaggio circolare
Per attraversare tutte le sue metamorfosi, il legno compie un tragitto articolato: Rilegno, il consorzio ambientale che si occupa del suo recupero e della sua “rivitalizzazione”, raccoglie e avvia a riciclo quasi 2 milioni di tonnellate di legno all’anno. Il consorzio attivo nei processi di riciclo e riuso a attivato una rete di convenzioni con 4.545 comuni italiani, e sebbene la maggior parte del materiali arrivi dagli imballaggi (pallet, ortofrutticoli, alimenti ecc.) una quota di ben 676.000 tonnellate proviene dalla raccolta urbana. Anche i materiali in legno provenienti dal consumo domestico, in altri termini, trovano nuova vita. Dai mobili ai tappi di sughero.
La prima raccolta ed il trattamento per pressare il legno e ridurne il volume avvengono praticamente “a chilometro zero” nelle tante piattaforme convenzionate con il Consorzio. A quel punto parte la distribuzione verso i centri di riciclo (localizzati in gran parte nel Nord Italia, aspetto questo da migliorare ulteriormente per garantire una maggiore omogeneità di distribuzione e minori costi logistici). 480 autotreni ogni giorno portano il legno negli impianti in grado di dargli nuova vita.Il 95% del materiale legnoso riciclato viene riportato allo stato di materia plasmabile: truciolato, poi pannelli. Con questi si realizzano mobili, pallet, blocchi di legno cemento per edilizia, materiali per cartiere e compost.
In riciclo e riuso l’Italia è all’avanguardia
Un sistema efficiente e solido. Un ottimo esempio tutto italiano di economica circolare. In termini ambientali e occupazionali: una ricerca dell’anno scorso condotta dal Politecnico di Milano ha stimato che questo sistema genera un impatto economico di circa 1,4 miliardi di euro (se consideriamo anche il riuso si superano i 2 miliardi). 6mila posti di lavoro e soprattutto un “risparmio” nel consumo di CO2 pari a quasi un milione di tonnellate. In questo settore, signori, l’Italia è all’avanguardia. A fronte di un target che la UE ha fissato entro il 2030 del 30% di riciclo e riuso, nello stivale ricicliamo già oggi il 63% degli imballaggi di legno.
La sfida post Covid
“L’anno in corso presenta incognite. Sono dovute alla crisi sanitaria ed economica che stiamo attraversando,” dice Nicola Semeraro, Presidente del Consorzio Rilegno.“Questa paralisi mondiale dovuta al Covid-19 ci costringe a rivedere i nostri stili di vita e le nostre scelte a tutti i livelli. Scelte di Governo, di impresa e anche individuali vanno orientate ai valori e ai principi di sostenibilità, protezione dell’ambiente ed ecosistema in cui viviamo. Già Henry David Thoreau 150 anni fa scriveva che ‘dalla Natura selvaggia dipende la sopravvivenza del mondo’. Un grande classico. Walden, Vita nel bosco, è considerato capostipite della cultura dell’ecologia, della sostenibilità e del ritorno alla natura, e noi di Rilegno ne trasmettiamo i valori”.