Meno di 30 anni al 2050. Dal punto di vista temporale, siamo già oltre l’inizio di quel futuro: molti degli scenari che vedremo nei prossimi decenni si stanno costruendo oggi. E ce n’è uno grosso così che può cambiare gli altri. Quanto crescerà la Cina nei prossimi anni?
Secondo un rapporto della RAND corporation dobbiamo prepararci ad una dialettica sempre più spinta tra Cina e USA, specie se in linea con le strategie cinesi i prossimi anni vedranno un netto sorpasso economico e tecnologico.
Per RAND gli Stati Uniti devono tenere conto di uno scenario che vede la Repubblica popolare cinese in forte ascesa o addirittura predominante: uno scenario che renderebbe le cose più complesse, finanche sul piano militare.
Gli autori del report sostengono che il tipo di paese che la Cina diventerà, e il modo in cui la sua forza militare si evolverà non sono né preordinati né completamente al di là dell’influenza degli Stati Uniti o degli Stati Uniti. Tuttavia, le forti preoccupazioni e i sospetti reciproci sulla sicurezza nazionale possono vanificare tutti i tentativi di migliorare le relazioni bilaterali fatti negli scorsi anni.
Il Covid-19 come detonatore
“L’esperienza di COVID-19 è stata un ottimo esempio”, dice Andrew Scobell, autore principale dello studio e analista politico di RAND, organizzazione di ricerca senza scopo di lucro. Non era difficile prevederlo, ne ho parlato io stesso qui. “L’approccio segreto di Pechino alla pandemia ha esacerbato le tensioni con altri paesi, tra cui gli USA, contribuendo al “disaccoppiamento” economico tra la Cina e alcuni dei suoi principali partner commerciali. Pechino sembra essere stata efficace nel gestire la pandemia in patria, ma questo è stato realizzato attraverso misure draconiane e repressive “.
USA e Cina: la battaglia per l’influenza globale
La competizione tra USA e Cina si estende ben oltre i confini del Pacifico, coinvolgendo praticamente ogni angolo del globo. Attraverso iniziative come la “Belt and Road” (la Nuova Via della Seta), la Cina sta espandendo la sua influenza economica e diplomatica in Africa, Medio Oriente e persino in Europa. Gli Stati Uniti, d’altra parte, stanno cercando di rafforzare le alleanze esistenti e di crearne di nuove per contenere l’espansione cinese. Questa lotta per l’influenza globale si manifesta in vari modi: dagli investimenti infrastrutturali ai prestiti finanziari, dalle partnership tecnologiche alle missioni di peacekeeping. Il risultato di questa competizione potrebbe ridisegnare le sfere di influenza globali, con profonde implicazioni per l’ordine mondiale nei prossimi decenni.
Come appariranno la Cina e i suoi militari nel 2050? Come saranno le relazioni tra Cina e USA nel 2050?
Per mappare potenziali scenari futuri i ricercatori hanno studiato le tendenze nella gestione della politica e della società e analizzato strategie e piani specifici dei vertici del Partito comunista cinese. In particolari quelli attuati per promuovere la loro visione di una Cina ben governata, socialmente stabile, economicamente prospera, tecnologicamente avanzata e militarmente potente. La deadline? Il 2049, centenario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
Quattro scenari, una sola guerra (speriamo fredda)
Il rapporto si basa su una osservazione della letteratura cinese e occidentale sui piani e gli obiettivi strategici a lungo termine della RPC. Comprende anche dichiarazioni ufficiali di funzionari e istituzioni cinesi di alto livello, discorsi di leader di spicco, white paper pubblicati dal Ministero della Difesa e altre agenzie governative della RPC. Considera perfino autorevoli testi dell’Esercito popolare di liberazione (PLA), nonché analisi occidentali e altri versioni non cinesi di questi documenti.
Il rapporto descrive quattro possibili scenari per la Cina a metà del secolo (trionfante, ascendente, stagnante e implosivo) con i due centrali molto più probabili.
Se la Cina si dimostrerà in ascesa, gli USA dovrebbero prevedere rischi militari anche per le forze armate già minacciate in Giappone, Corea del Sud e Filippine, nonché una perdita della capacità di operare abitualmente nello spazio aereo e marittimo del Pacifico occidentale.
Il rapporto si auspica che l’esercito degli Stati Uniti sia preparato per una Cina il cui ruolo sull’Asia e sul Pacifico crescerà costantemente.
La corsa all’innovazione: il nuovo campo di battaglia
Oltre agli aspetti militari ed economici, un altro fattore cruciale da considerare nel futuro rapporto tra Cina e USA è la corsa all’innovazione tecnologica. Entrambe le nazioni stanno investendo massicciamente in settori come l’intelligenza artificiale, il quantum computing e le tecnologie spaziali. La supremazia in questi campi potrebbe determinare non solo il vantaggio economico, ma anche quello geopolitico e militare.
La Cina, con il suo piano “Made in China 2025”, mira esplicitamente a diventare leader mondiale in settori high-tech chiave. Gli Stati Uniti, d’altra parte, stanno cercando di mantenere il loro vantaggio storico attraverso investimenti sia pubblici che privati. Questa competizione tecnologica potrebbe diventare il nuovo campo di battaglia della guerra fredda del XXI secolo.
Le possibili scintille
Per prepararsi ad un possibile conflitto militare tra Cina e USA in tali circostanze, gli Stati Uniti potrebbero mettere in campo capacità di attacco cibernetico e di rete più solide e altri mezzi per contrastare i sistemi aerei senza pilota cinesi, affermano gli autori del report.
Dovrebbero ottimizzare le abilità di dissuasione, di trasporto delle truppe e di equipaggiamenti nei punti caldi, e di sinergia con le forze alleate.
Il livello di dettaglio del report sembra parecchio bellicoso, ma la tendenza non autorizza a grande ottimismo.
La guerra dei dazi. L’ostracismo nei confronti del 5G cinese, i colpi economici e giudiziari inferti a Huawei. Le accuse incrociate di dispotismo e razzismo per i fatti di Hong Kong e i tumulti americani. Perfino i timori di un “salto tecnologico” fonte di avvistamenti di oggetti non identificati.