I cani sono famosi per il loro olfatto di classe mondiale. Un nuovo studio suggerisce che potrebbero avere un talento sensoriale aggiuntivo, sebbene nascosto: una bussola magnetica.
Il senso sembra consentire ai cani di usare il campo magnetico terrestre per calcolare le scorciatoie in terreni sconosciuti.
La scoperta è una novità assoluta nei cani, dice Catherine Lohmann, biologa dell’Università della Carolina del Nord, a Chapel Hill, che studia “percezione magnetica” e navigazione nelle tartarughe. Rileva che le capacità di navigazione dei cani sono state studiate molto meno rispetto agli animali migratori come gli uccelli. “Serve una panoramica su come i cani costruiscano la loro immagine di spazio”, aggiunge Richard Holland, biologo presso la Bangor University che studia l’orientamento degli uccelli.
C’erano già indizi che i cani (come molti animali, e forse anche gli umani) possano percepire il campo magnetico terrestre. Nel 2013, Hynek Burda, ecologa sensoriale dell’Università ceca di scienze della vita di Praga, che lavora sulla ricezione magnetica per 3 decenni, ha mostrato che i cani tendono a orientarsi da nord a sud durante la minzione o la defecazione.
Poiché questo comportamento è coinvolto nella marcatura e nel riconoscimento del territorio, Burda ha sostenuto che l’allineamento aiuta i cani a capire la posizione rispetto ad altri punti. Ma l’allineamento fisso non è la stessa cosa dell’orientamento.
Nel nuovo studio, la ricercatrice Kateřina Benediktová, inizialmente ha messo videocamere e localizzatori GPS su quattro cani e li ha portati in gita nella foresta. I cani scappavano per inseguire il profumo di un animale in media per 400 metri.
Scouting o Tracking?
Le tracce GPS hanno mostrato due tipi di comportamento durante i loro viaggi di ritorno al loro proprietario (vedi mappa, sotto). In uno, soprannominato tracking, un cane avrebbe ripercorso il suo percorso originale, presumibilmente seguendo lo stesso profumo. Nell’altro comportamento, chiamato scouting, il cane sarebbe tornato lungo un percorso completamente nuovo.
L’osservazione dei primi dati ha messo in luce una caratteristica curiosa: nel mezzo di un percorso di scouting, il cane si fermava e correva per circa 20 metri lungo un asse nord-sud (vedi video sotto) prima di iniziare a tornare indietro. Queste brevi parentesi simili a un “ricalcolo” del GPS erano forse un allineamento lungo il campo magnetico, ma il team non aveva abbastanza dati per esserne sicuro.
Cani e campo magnetico: seconda fase
Così Benediktová e Burda hanno ampliato il progetto, sguinzagliando ben 27 cani in diverse centinaia di viaggi in 3 anni.
I ricercatori hanno esaminato da vicino 223 casi di scouting, in cui i cani hanno vagato in media 1,1 chilometri al loro ritorno. In 170 di questi viaggi, i cani si sono fermati prima di tornare indietro e hanno corso per circa 20 metri lungo un asse nord-sud. I cani che lo facevano, tendevano a tornare dal proprietario attraverso un percorso più diretto rispetto a quando non lo facevano.
I cani sono stati portati in una parte della foresta in cui non erano mai stati, così che non potessero fare affidamento su punti di riferimento familiari.
Burda pensa che i cani corrano lungo un asse nord-sud per capire da che parte stanno. “È la spiegazione più plausibile”, dice. L’implicazione è che i cani possano ricordare la loro precedente direzione e usarla in riferimento alla bussola magnetica per capire il percorso più diretto verso casa.
Adam Miklósi, specializzato nel comportamento dei cani all’università Eötvös Loránd, afferma che la progettazione di esperimenti sulla percezione della magnetoricezione è complicata perché è difficile fare affidamento su un animale solo su quel senso. “Il problema è che per dimostrare al 100% il senso magnetico o qualsiasi senso, è necessario escludere tutti gli altri.”
Burda e Benediktová stanno adottando un approccio diverso. In un nuovo esperimento, metteranno dei magneti sui collari dei cani per disturbare il campo magnetico locale e vedere se ostacola la loro capacità di orientarsi.
Miklósi afferma che non sarebbe sorprendente scoprire che i cani possono usare il campo magnetico per orientarsi, e potrebbe essere una qualità presente in qualsiasi mammifero che attraversa vasti territori.